Televisione

“Sto facendo una chemio molto seria, a gennaio inizierò un farmaco sperimentale. Accolgo quello che arriva come un dono in più”: il racconto di Eleonora Giorgi a Verissimo

Ospite nel salotto di Silvia Toffanin, l'attrice ha raccontato la malattia che le è stata diagnosticata nel 2023. E la stessa conduttrice si è commossa ascoltando quelle parole

di F. Q.
“Sto facendo una chemio molto seria, a gennaio inizierò un farmaco sperimentale. Accolgo quello che arriva come un dono in più”: il racconto di Eleonora Giorgi a Verissimo

Momenti di forte commozione a Verissimo. Sono state le parole di Eleonora Giorgi a far emozionare tutti, a cominciare dalla conduttrice, Silvia Toffanin, che non è riuscita a trattenere a lacrime ascoltando l’attrice. Ospite in collegamento video insieme ai suoi due figli, Giorgi ha raccontato la malattia che le è stata diagnosticata nel 2023 e le difficoltà di un percorso di cura lungo e doloroso. “È successo nell’anno più glorioso per me, perché erano gli anni dei miei cinquant’anni di carriera. Al mio compleanno è arrivata una strana tosse, che non smetterò mai di ringraziare. Adesso sono ai 71 anni, quest’anno ce l’abbiamo avuto e siamo stati fortunati perché con questa patologia non sempre si arriva a un anno di vita, penso alla cara Paola Marella”, ha detto Giorgi a Toffanin.

Nonostante le difficoltà, però, l’attrice prosegue il suo percorso di cura per debellare la malattia: “Sto facendo una chemio molto molto seria. Ogni 14 giorni e quando la faccio per 12 giorni sto malissimo, poi ne ho due di tregua. Sono molto provata, gli effetti della chemio sono soprattutto impossibilità di mangiare, e se non mangi il veleno della chemio ti invade con più potenza. È una lotta quotidiana. Io che avevo una vita normale, mi ritrovo oggi che la mia giornata modello è sforzarmi di mangiare”, spiega la 71enne. Nel frattempo, la commozione di Toffanin rompe il silenzio dello studio: “Ti vogliamo tanto bene”, dice la conduttrice in lacrime.

L’attrice, poi, spiega quale sarà il prossimo step della cura: “A gennaio, poi, inizierò con un farmaco sperimentale all’ospedale di Verona. Mi godo ogni momento e accolgo tutto quello che arriva come un dono in più”. E conclude ringraziando tutto l’affetto ricevuto dopo la diagnosi: “L’amore che ricevo dalle persone, l’infinita quantità di persone che hanno voglia di volermi bene e di sostenermi mi fa dire che sono una donna fortunata

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