Sospeso dal lavoro per sei giorni. Dopo la lettera di contestazione, arriva anche il provvedimento disciplinare contro Luigi Borrelli, il lavoratore dell’aeroporto civile di Montichiari (Brescia) che a giugno aveva denunciato per la prima volta il passaggio di armi e mezzi militari nel cargo, all’insaputa degli addetti al carico e scarico. La sua azienda, la Gda Handling, gli aveva inviato una lettera lasciando intendere possibili conseguenze, con la motivazione che l’uomo aveva rivelato informazioni riservate in grado di compromettere la sicurezza dell’aeroporto. “È un provvedimento pretestuoso e strumentale”, scrive ora in una nota l’Usb, mentre Borrelli conferma al Fatto che impugnerà la sospensione.
A far infuriare la Gda Handling è stata la divulgazione di informazioni sul traffico di armamenti all’interno dell’aeroporto. Come spiegato da Borrelli, i lavoratori avevano scoperto il giro di armi per caso, senza mai avere informazioni dall’azienda, lamentando perciò un deficit di formazione e di sicurezza, oltreché un problema etico: “Non vogliamo essere complici delle guerre in giro per il mondo. Non sappiamo dove vanno a finire queste armi”, è la tesi di Borrelli. Dopo la denuncia, i lavoratori avevano anche organizzato diverse mobilitazioni di protesta, ancora nel silenzio della società. Ora, il provvedimento disciplinare.
Per il momento Gda Handling non commenta. Ma presto il caso potrebbe diventare anche politico. In Parlamento giacciono inevase due interrogazioni, mentre in Regione Lombardia il Movimento 5 Stelle ha prima chiesto di audire in commissione il sindacato o una rappresentanza dei lavoratori, e poi presentato un’interrogazione alla giunta: “La movimentazione di materiale bellico presso un aeroporto civile – si legge nel testo a prima firma Paola Pollini – potrebbe rappresentare un rischio sia per i lavoratori sia per i residenti. Inoltre, se parte delle armi venisse inviata a Paesi belligeranti, potrebbe essere considerato un atto ostile con rischio di rappresaglie”. Perciò i 5S chiedono al governatore Attilio Fontana e agli assessori competenti se “siano a conoscenza delle denunce di Usb” e “quali risposte siano state date”, nonché “quali provvedimenti siano stati presi o siano in programma per impedire l’utilizzo di aeroporti civili per il transito di armi e materiali militari”.