Giustizia & Impunità

Caso dossier, “pure la Chiesa tra i clienti della banda”: “Vogliono un report sul braccio destro di Putin. Li aiutiamo contro la Russia o no?”

Non solo nomi altisonanti dell’imprenditoria e della finanza (dall’Eni a Leonardo Maria Del Vecchio): tra i clienti del gruppo di spionaggio di Milano, a quanto pare, c’era persino la Chiesa. È quanto risulta dalla maxi-informativa dei Carabinieri agli atti dell’inchiesta sulla presunta associazione a delinquere capeggiata dall’ex poliziotto Carmine Gallo e dall’informatico Samuele Calamucci (entrambi arrestati), dedita – secondo l’accusa – alla raccolta illegale di informazioni tramite accessi abusivi alle banche dati dello Stato. In una conversazione del dicembre 2022, “tra le tante captate sul tema “Russia” e degli attacchi hacker in Italia”, annotano gli investigatori, “il gruppo discute sulle proprie attività d’intelligence sul tema e sui ricavi che ne può ottenere anche in relazione ad un mandato che asseriscono provenga direttamente dalla Chiesa“.

In particolare, si legge, da alcune intercettazioni emerge un'”attività del gruppo che sembrerebbe patrocinata da enti ecclesiastici“, finalizzata “a ottenere ingaggi da apparati d’intelligence stranieri ed effettuare con gli stessi attività d’interscambio informativo”. Tra i riscontri c’è una mail inviata da Calamucci a Massimiliano Camponovo (un altro presunto membro dell’associazione a delinquere) contenente un grafico – elaborato con un software di una società sudafricana – “riguardante operazioni di finanziamento in Europa di strutture e società da parte dei servizi russi ed altre aderenze degli stessi servizi stranieri con società attive nel settore delle comunicazioni e dell’informatica”.

A quanto sembra di capire, infatti, l’incarico ricevuto dalla Chiesa riguarda un oligarca russo molto vicino al presidente Vladimir Putin. I membri del gruppo ne parlano in un’intercettazione del 16 dicembre 2022: “Il braccio destro di Putin (…) la Chiesa chiede quello…quindi (…) La aiutiamo la Chiesa contro la Russia o no? Ci darà un po’ di roba per l’anno prossimo?”, chiede Calamucci. Gallo: “Se ci paga… è stato sempre gratis!”. A quel punto Calamucci fa intendere che lui non lavora gratis: “Tu mi hai visto fare qualcosa gratis agli altri se non a te?”. E Camponovo, scherzando: “Pro bono per il Papa?

Ancora, Calamucci a gennaio 2023 torna a parlare dell’incarico mostrando a Gallo le potenzialità di un nuovo software: “C’è questo strumento qua… Non so se ti avevo fatto vedere il report, quello che gli ho consegnato oggi per la Chiesa… questo è… è il famoso oligarca russo! Gli ho ricostruito tutto, compresi gli asset, le proprietà che ha, che ha sua moglie e via dicendo, le banche e tutti i documenti originali che ci hanno chiesto, perché si vede che li devono sanzionare o qualche cagata del genere… mi chiedono di fare una call…”.