Musica

“Se riesci a tirare su qualcuno mentre surfi nella me**a, bene. L’amore è la soluzione. In Palestina non c’è la guerra, ma il genocidio”: Ghali show politico e internazionale al Forum di Milano

Nello show con trenta brani in scaletta c'è anche il racconto per immagini dei soccorsi alle persone in movimento in mare aperto

Uno, dieci, cento e mille Ghali. Ieri sera al suo primo Unipol Forum di Milano sold out di tre (si bissa stasera e il 15 novembre) a distanza di sei anni dal precedente, Ghali ha mostrato tutte le sue anime musicali, non risparmiandosi tra dune di sabbia, tempeste perfette, colori per trenta brani in scaletta. L’artista non si è risparmiato in questi ultimi mesi a favore di un messaggio di pace e chiamando per nome, senza giri di parole, quanto accaduto in Palestina: “Non c’è una guerra. È in atto un genocidio”, spiega qualche minuto prima dell’inizio dello show. Poi ha specificato: “C’è una frase che mi fa da fil rouge da ‘Pizza Kebab’, ‘in tempi bui bisogna splendere’. Almeno per quelli come me: se non continui a splendere la tua voce non arriva, calpesto il mio senso di colpa nel brillare in alcuni momenti ma lo devo fare per chi non può, per mia mamma che vuole che continui, i miei amici, il mio team. Se quelli come me non splendono rimangono a rappresentarci solo quelli che invitano a Rete 4“.

“È un tour contro la paura, – ha continuato – e cade in un momento difficile della mia vita: ho una pressione come non c’era mai stata per diversi fattori, anche per quanto è successo a mia madre (operata per cancro). Sono a celebrare qualcosa mentre nel mondo succedono cose bruttissime, il momento è piuttosto oscuro. In tempi bui bisogna auto alimentarsi perché non è detto che tutti abbiamo qualcuno pronto a dargli una mano o una spinta. Credere in te stesso aiuta e il coraggio è contagioso. Noi siamo i primi a dover credere in noi stessi e a camminare quando si è consapevoli del mondo in cui siamo, dobbiamo scegliere dove stare: se affogare o surfarci sopra. Se non parliamo noi in questi momenti, chi non ha nessuno come fa? Dobbiamo surfare su questa m***a e se riusciamo a tirare su qualcuno nel mentre e salvarlo, tanto meglio. L’amore è la soluzione”.

E ancora: “Ogni artista nella sua carriera dopo momenti di alti e bassi si deve affermare. Per me questo tour rappresenta il ritorno alla performance, il palco è proprio casa mia, mi permette di fare tutto quello che non riesco a fare durante la quotidianità. È anche un momento per riunire fan, amici e gente che non vedo da tanto tempo, essendo sempre impegnato a lavorare e a creare musica. Il palco è il momento dove tutto si unisce ed è il posto che ho sempre sognato fin da bambino, per me ha un significato grande. Già la scorsa volta ero incredulo, ma mai mi sarei immaginavo di fare questi numeri nella mia città. Questa per me è una conferma e anche l’inizio di un nuovo percorso artistico e di una seconda fase della mia carriera”.

Poi un piccolo giallo risolto in pochi minuti. “Non sono stato invitato”, ha dichiarato Ghali. Il suo management, Exit, (lo stesso dei Maneskin e di Damiano David) ha poi precisato che l’artista era stato invitato a partecipare, “ma visto che coincideva con le prove del tour e gli impegni, non glielo abbiamo detto anche per tutelarlo, visto che sta passando un momento particolare”. Anche l’agenzia Friends & Partners, che ha organizzato il concerto per la pace, conferma che l’artista era stato invitato a partecipare al live per la pace di Milano.

UNO SHOW PIROTECNICO E POLITICO – Per questo show è stato chiamato il direttore creativo Simone Ferrari per Balich Wonder Studio che ha mosso fiamme alte, video, colori, mondi magici e immaginari, un’imponente cascata di sabbia che precipita su Ghali sulle note di “Wily Wily”. Mentre nell’intensa “Ora d’aria” una tempesta di vento si abbatte sul podio, come quello che usano i politici durante i comizi. Per “Bayna”, brano che ha ispirato il nome della barca donata dall’artista a Mediterranea Saving Humans, Ghali racconta per immagini dei soccorsi alle persone in movimento in mare aperto alle spalle. “Prima di qualsiasi decisione politica salvare le persone è la cosa più importante”, ha detto dal palco. Il suo alter ego e co-protatonista a Sanremo, Rich Ciolino è stato il co-protagonista dello show e ha pure pubblicato il libro edito da Rizzoli “Il mondo come lo vedi tu” per bambini ma anche per grandi. Il simpatico alieno ha fatto ascoltare alcuni spezzoni di trasmissioni tv in cui si parla di migranti. Tra queste si sente una voce, Matteo Salvini, dire: “La barchetta la giri e la riporti indietro”. Ghali ha indossato un look Valentino esclusivamente creato per lui dal Direttore Creativo Alessandro Michele e accessori Valentino Garavani.

LA SCALETTA 1. Giù per terra 2. Ninna nanna 3. Boulevard 4. Walo 5. Fortuna 6. Paprika 7. Vida 8. Habibi 9. Happy Days 10. Boogieman 11. Wallah 12. Ricchi Dentro – Rich Ciolino speech on stage – 13. Ora D’Aria 14. Wily Wily 15. 22.22 16. Barcellona 17. Sensazione Ultra – Rich Ciolino on stage – 18. Marijuana 19. Sempre me 20. Marymango 21. Machiavelli – feat Simba La Rue + crew hype on stage 22. Soldi a casa feat Simba La Rue + crew hype on stage 23. Paura e Delirio a Milano feat Tony Effe & Pyrex + crew hype on stage 24. Celine – feat. Astro + crew hype on stage 25. Ghetto Superstar -feat. Lazza + crew hype on stage 26. Dende Bayna 27. Cara Italia – Palco B – Rich Ciolino on stage – 28. Casa mia 29. Good times 30. Niente panico

(Credits Photo Prandoni)