Doveva essere la sua serata, quella che aspettava da una vita intera. E invece, per Vinicius Jr. la cerimonia del Pallone d’Oro si è trasformata nel peggior incubo possibile. Così tanto convinto di alzare l’ambito trofeo, che il brasiliano – come rivelato da Relevo – aveva già organizzato una festa con i propri parenti che avrebbero dovuto prendere un volo dal Brasile. Poi, un abito elegante e un locale prenotato per celebrare il proprio successo. Tutto stava andando secondo i piani, fino a quando l’indiscrezione dalla Francia ha cambiato tutto: “Vinicius non vincerà”. Quindi, la decisione del Real Madrid di annullare i voli e disertare l’evento. Mentre il premio è andato nelle mani di Rodri del Manchester City.

Il tweet di Vinicius dopo la vittoria di Rodri
Farò 10 volte meglio. Non sono pronti a ciò che posso fare”. Poche parole, ma molto efficaci: questo il commento a caldo dell’attaccante brasiliano dopo essersi qualificato al secondo posto in classifica. Un tweet diventato virale in pochissimo tempo e che ha spaccato l’opinione di molti colleghi. Per alcuni (come Rafael Leao) una decisione inspiegabile, per altri – invece – l’opportunità per fare pubblicamente i complimenti a Rodri.

Le pressioni del Real
Non è di certo passata inosservata l’assenza di tutto il Real Madrid alla premiazione in Francia. Una decisione presa dopo aver saputo che Vinicius sarebbe arrivato secondo. Insomma, come a voler dire “se non vinciamo, stiamo a casa”. Eppure, i Blancos sono stati comunque premiati come miglior squadra dell’anno e Carlo Ancelotti come miglior allenatore. Polemiche intensificate dai retroscena raccontati del caporedattore di France Football: “Ho ricevuto molta pressione dal Real Madrid, ma, come succede con altri club, sono sempre stato chiaro e giusto, e forse il mio silenzio li ha portati al limite. Ma è stato lo stesso con gli altri. Sono rimasto dispiaciuto della loro assenza. Siamo stati molto chiari con tutti. Quest’anno, il vincitore e il premiato non sarebbero stati informati. Pensavo che tutti avessero accettato, ma all’ultimo momento, non so perché, volevano cambiare la regola“.

Anche il ct della Spagna Luis de la Fuente ha voluto evidenziare l’irrispettoso comportamento dei Blancos: “Non è un bene per il calcio che una realtà come il Real Madrid non sia presente a un gala di questa portata. Ognuno prenda le decisioni che deve prendere, ma mi piacerebbe veder rappresentato tutto il calcio mondiale e spagnolo. Per me è un onore essere qui a rappresentare il calcio iberico, a prescindere dai premi individuali”.

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