Tutto è nato con un post su Facebook, con la foto di uno storico gol di Mark Hateley con la maglia del Milan in un derby contro l’Inter: “28 ottobre 1984… e chiamale se vuoi emozioni…”, con un cuoricino rosso e uno nero. E sotto all’immagine pubblicata dalla la sottosegretaria di Fdi all’Istruzione Paola Frassinetti […]
Tutto è nato con un post su Facebook, con la foto di uno storico gol di Mark Hateley con la maglia del Milan in un derby contro l’Inter: “28 ottobre 1984… e chiamale se vuoi emozioni…”, con un cuoricino rosso e uno nero. E sotto all’immagine pubblicata dalla la sottosegretaria di Fdi all’Istruzione Paola Frassinetti arriva un commento: “Il 28 ottobre è un’altra roba! È il cuore nero senza il rosso”, con un implicito riferimento all’anniversario della marcia su Roma. E a lui Frassinetti risponde con una citazione: fa riferimento al “fascismo immenso e rosso”, ricordando lo scrittore francese Robert Brasillach, che nel 1945 fu condannato a morte dal governo di Liberazione con l’accusa di collaborazionismo e alto tradimento. Un commento che non è passato inosservato: Partito democratico e Alleanza Verde e Sinistra hanno infatti chiesto le dimissioni della sottosegretaria.
“Dispiace che Paola Frassinetti, solitamente disponibile al confronto sulle questioni che riguardano la vita della scuola, si abbandoni a citazioni del tutto incompatibili con il suo ruolo istituzionale (e non è la prima volta)”, afferma Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd, secondo cui “citare le parole di Brasillach, collaborazionista dei nazisti e antisemita, sul ‘fascismo immenso e rosso’ non è accettabile. Le parole sono importanti, a maggior ragione, quando si riveste un importante incarico che ha a che fare con l’educazione”. Sul caso interviene anche il senatore del Pd Dario Parrini, secondo cui non può continuare a ricoprire l’incarico di sottosegretaria all’Istruzione “una che esalta la Marcia su Roma e uno scrittore filonazista che aiutava i nazisti a catturare gli ebrei”. Stessa posizione per Avs: “Paola Frassinetti si è posta fuori dallo spirito e dalla lettera della Costituzione, inneggiando alla marcia su Roma con le parole di uno scrittore filonazista e antisemita – ha detto la capogruppo alla Camera Luana Zanella -. Questo comportamento è inqualificabile e, per una sottosegretaria di Stato, proibito: tragga le giuste conseguenze e lasci il suo incarico”.
E dopo la polemica arriva la replica di Frassinetti, che chiede scusa “se ho urtato qualcuno” e ammette di avere risposto “con una battuta, probabilmente infelice” a quello che voleva solo essere “un post calcistico”. “Per parlare del colore rosso cito una frase di questo autore – ha detto ad AdnKronos -. Non ho festeggiato nessun 28 ottobre ho solo ricordato un gol storico. Ci rido su, mi sembra che sia una tempesta in un bicchiere d’acqua. Festeggiare vuol dire altro. Io ho festeggiato quel gol. Era un riferimento per parlare dei colori, in un dibattito dove si parla di un derby”. Poi conclude: “Le intenzioni vanno guardate bene. Chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno, ma non volevo. Sicuramente ammetto che l’autore è controverso, non è che lo esalto. Ma il mio commento era semplicemente descrittivo. Non dico ‘evviva’”.