Marco Bucci è stato eletto presidente della Regione Liguria per il centrodestra con 291.093 voti e una percentuale del 48,77%. Sono i dati definitivi del portale Eligendo del ministero dell’Interno quando sono state scrutinate tutte le 1.785 sezioni. Andrea Orlando, ex ministro della giustizia e principale sfidante di Bucci, ha ottenuto 282.669 voti con una […]
Marco Bucci è stato eletto presidente della Regione Liguria per il centrodestra con 291.093 voti e una percentuale del 48,77%. Sono i dati definitivi del portale Eligendo del ministero dell’Interno quando sono state scrutinate tutte le 1.785 sezioni. Andrea Orlando, ex ministro della giustizia e principale sfidante di Bucci, ha ottenuto 282.669 voti con una percentuale del 47,36%.
“Da soli non si vince, non lo fa neanche il più grande leader”, ha commentato ieri sera il neo presidente nella sua prima conferenza stampa da governatore. “Se c’è una pagina da scrivere l’abbiamo scritta tutti assieme. Io da solo non avrei fatto nulla – ha detto Bucci – voglio essere il sindaco dei liguri, scrivetelo. La differenza? E’ poter essere al servizio dei cittadini, non essere serviti. Questo risultato dice che la buona Liguria non torna indietro e di questo siamo orgogliosi”. E gli avversari? “Se fossi Orlando – dice Bucci – dopo il veto di Conte (a un’alleanza con Italia Viva, ndr) e lo strappo di Grillo prenderei i miei cari amici e gli farei un mazzo così“.
Italia Viva, esclusa dalla coalizione di centrosinistra su richiesta del M5s, affonda il coltello nella piaga del campo largo. “Con Italia viva il centrosinistra avrebbe vinto”, ha commentato Maria Elena Boschi secondo cui, “la sconfitta di Andrea Orlando è solo colpa di Giuseppe Conte“. “È finita per un pugno di voti – dice l’ex ministro a Repubblica -. Ma se vogliamo fare i conti, alle europee la nostra lista ha preso 23.400 preferenze. Matteo Renzi ha preso 6.500 preferenze e Raffaella Paita oltre 4.000. Con Italia viva in coalizione il centrosinistra avrebbe vinto e oggi Meloni dovrebbe spiegare una sconfitta molto amara. Invece il veto di Conte ha regalato la Liguria alla destra”.
Beppe Grillo questa mattina è intervenuto a modo suo: “Si muore più traditi dalle pecore che sbranati dal lupo“, ha scritto il garante del M5s in uno stato su whatsapp. Parole che in molti hanno interpretato in riferimento alla battaglia interna al Movimento con il leader Giuseppe Conte, con il quale è in atto da tempo uno scontro che si è tradotto negli ultimi giorni in una battaglia anche legale.
Orlando, da parte sua, decide di non far polemica: “Siamo arrivati a un passo dalla vittoria, ma non è bastato. Non è tempo di recriminare nulla. Sapevamo che era una partita difficilissima, un sistema di potere non lo scardini in pochi mesi, ma il centrosinistra è tornato finalmente competitivo in Liguria dopo quasi 10 anni. Adesso ci riprendiamo e ripartiamo, tutte e tutti insieme“.
Conte: “Con Renzi avremmo perso ancora più voti”. “Non ci nascondiamo dietro un dito – ha commentato il leader del M5s ieri sera -: un risultato deludente, al di sotto delle aspettative. Una responsabilità che ci conferma l’assoluta necessità di rifondare il Movimento ripartendo dalle attività di radicamento sui territori – che abbiamo intrapreso ma non si rivelano ancora sufficienti”. Ma sulla decisione di non voler correre con Italia Viva Conte non torna indietro: “Non ci turbano le uscite di chi, in questi minuti, prova a ridurre la politica a una fredda questione di numeri. Lascino da parte le calcolatrici: ipotizzare fantasiose alleanze con Renzi e i suoi epigoni avrebbe solo fatto perdere ancor più voti al M5S e quindi alla coalizione, a chi voleva dare una scossa a tutta la Liguria”.
Schlein: “Questo risultato faccia riflettere”. Sconsolata nella serata di ieri Elly Schlein: “Speriamo che questo risultato faccia riflettere tutte le forze alternative alla destra, come fa riflettere noi che non abbiamo mai speso un minuto in polemiche o competizioni con le altre opposizioni, perché il nostro avversario è questa destra che vogliamo battere”. Ogni riferimento a persone o eventi è puramente casuale.
FdI: “Vittoria merito di Giorgia Meloni”. Il centrodestra, ovviamente, esulta. “E’ un risultato straordinario, che conferma la voglia di dare fiducia al centrodestra”, spiega in un’intervista al Corriere della Sera Giovanni Donzelli. Secondo il responsabile dell’organizzazione di FdI si tratta di una “vittoria importantissima, perché la Liguria è una Regione storicamente di centrosinistra, che ha visto finire la legislatura in modo drammatico – prosegue -, tra grida, accuse, manifestazioni inneggianti alle manette, in un clima di delegittimazione continua contro il centrodestra”.
“Abbiamo vinto perché il Paese conferma ogni volta che ha fiducia in questo governo, in questa maggioranza e soprattutto nel presidente del Consiglio – spiega ancora -. Il traino del buongoverno è stato decisivo. Come lo è stata la scelta appunto di Giorgia Meloni di chiedere a Bucci di correre: era il candidato giusto, che ha saputo attrarre molti voti, credibile”. FdI ha perso molti voti in percentuale rispetto alle Europee. “Premesso che rispetto alle scorse Regionali siamo molto cresciuti, a differenza delle Europee questo non era un voto di partito – commenta -, le liste civiche contano molto, c’è un coinvolgimento diverso rispetto a elezioni nazionali”.
L’ex governatore Toti e il tema giudiziario. “Votando in questo modo i liguri hanno dimostrato di aver capito la giusta dimensione di quanto è successo – commenta in un’intervista a Repubblica l’ex presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, coinvolto in un’inchiesta sulla gestione del porto che lo ha portato agli arresti domiciliari, alle dimissioni e poi al patteggiamento -. Non c’è stata la sollevazione popolare che speravano di vedere a sinistra. Chi pensava di cavalcare le piazze, come il M5S col suo giustizialismo, è al minimo storico. Anche l’affluenza, non è poi così lontana dalla media nazionale”. “Quella di Bucci è stata una buona vittoria, ma poteva essere ancora migliore. Sono stati fatti molti errori – afferma – Certe cose, certe prese di distanze da decisioni prese o rotte tracciate, una coalizione con la schiena dritta non le avrebbe mai fatte”.
Santanchè: “Hanno arrestato la gente, ma abbiamo vinto”. “La Liguria ci riempie di gioia e cancella molte amarezze, perché in una Regione dove hanno fatto di tutto, hanno arrestato la gente, l’hanno mandata a processo, è successo di tutto e di più, il centrodestra si riafferma”, ha commentato la ministra del Turismo Daniela Santanchè, sulla quale pendono due richieste di rinvio a giudizio della procura di Milano, una riguardante un’ipotesi di truffa sulla Cassa Covid e una per un presunto falso in bilancio nel caso Visibilia. “Vuol dire che i cittadini credono nel nostro progetto, nel progetto di centrodestra – ha proseguito -, danno fiducia anche al governo, nel senso che le cose che dice fa”.
FdI attacca anche Report. “Il tema giudiziario, poi, va di pari passo con quello mediatico. Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, senza citare la trasmissione punta il dito contro Report, che ha dedicato all’inchiesta ligure parte della puntata di domenica: “I veri sconfitti sono coloro che hanno tentato di orientare il voto, cercando di manipolare l’opinione pubblica con scoop televisivi lanciati come rivelazioni decisive, ma che si sono poi dimostrati privi di qualsiasi fondamento o, in ogni caso, incapaci di influenzare le intenzioni di voto dei liguri”. Più esplicito Raffaele Speranzon, senatore FdI e membro della Commissione Vigilanza Rai: “Il gioco sporco di Report ha favorito Marco Bucci”.