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Orban attacca ancora l’Ue: “Weber e Von der Leyen cospirano per rovesciarmi in Ungheria”

Viktor Orban sceglie il palcoscenico offerto dalle contestate elezioni in Georgia per attaccare di nuovo le istituzioni di Bruxelles. “C’è una cospirazione aperta” in Ue “contro l’Ungheria guidata da Manfred Weber e dalla presidente Ursula von der Leyen. Hanno ammesso che il loro obiettivo è quello di sostituire il governo ungherese con un nuovo ‘governo Jawohl’ (sissignore, ndr), proprio come quello polacco attuale. Non permetteremo che ciò accada”, ha scritto su X il premier ungherese, presidente di turno dell’Unione europea, postando un estratto dell’intervento di Weber alla plenaria dell’Eurocamera rivolto a lui.

A cosa si riferisce Orban? Nel video dell’intervento, tenuto il 9 ottobre dinanzi all’Assemblea plenaria di Strasburgo – sede in cui quel giorno Orban si era duramente scontrato anche con la presidente della Commissione Ue Von der Leyen -, Weber si era rivolto al leader ungherese così: “Vedo che siete nervosi ma come Babis è stato sconfitto in Repubblica Ceca, come Tusk ha sconfitto Kaczynski in Polonia Peter Magyar vi sconfiggerà in Ungheria. Signor Orban, lei è il passato. Peter Magyar è il futuro dell’Ungheria“, aveva detto il capo del Ppe. Che poco prima del suo intervento aveva tenuto una conferenza stampa proprio con il principale esponente dell’opposizione ungherese. Oggi Orban ha deciso di usare quelle parole come pretesto per gridare alla cospirazione.

Vicino alla Russia di Vladimir Putin, Orban continua a essere una spina nel fianco delle istituzioni comunitarie bloccando ogni iniziativa in tema di sanzioni a Mosca e sostegno all’Ucraina grazie al veto che esercita in Consiglio europeo. I Patrioti (il gruppo da lui voluto e fondato), poi, sono stati oggetto del cordone sanitario annunciato proprio dal leader del Partito popolare europeo.

Negli ultimi mesi, poi, il capo del governo di Budapest ha intensificato le offensive contro i vertici dell’Unione. L’ultimo affondo arriva mentre è impegnato in un viaggio in Georgia, dove domenica sera decine di migliaia di manifestanti, sventolando bandiere del Paese, dell’Unione europea e dell’Ucraina, si sono riuniti in serata sulla piazza davanti al Parlamento a Tbilisi in risposta agli appelli dell’opposizione filo-Ue, guidata dalla presidente Salome Zourabichvilili, che rifiuta la vittoria elettorale giudicata “rubata” del partito di governo Sogno Georgiano, accusato di essere filo-russo. L’Unione europea ha accusato la Russia di aver “cercato di influenzare le elezioni“, mentre Orban si trova a Tbilisi per una visita di due giorni dopo essersi congratulato con la forza di governo per la sua “schiacciante vittoria”.

“Come primo ministro ungherese voglio dirvi che ci saranno controversie in futuro, nei prossimi due giorni. I risultati elettorali sono indiscutibili e si sono svolte elezioni libere e democratiche“, ha detto il premier ungherese durante un briefing con il collega georgiano Irakli Kobakhidze. “Ci saranno ancora litigi in Europa, non bisogna prenderla sul serio perché è una storia comune”, ha aggiunto secondo l’emittente pubblica georgiana 1tv, “se vincono i liberali, allora c’è democrazia, se vincono i conservatori, allora non c’è democrazia. Questo tipo di discussioni si verificano continuamente a Bruxelles”.

Non è la prima volta che Orban prende iniziative in piena rottura con l’Ue. Era successo pochi giorni dopo aver assunto la presidenza di turno, quando senza avvertire Bruxelles aveva incontrato Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin, diventando il leader dell’Ue ad avere un bilaterale col leader del Cremlino dall’invasione dell’Ucraina. La tensione scatenata da quella mossa ha provocato strascichi nei rapporti con Bruxelles. Cosa che non gli ha impedito, pochi giorni dopo, di incontrare anche il presidente cinese, Xi Jinping, a Pechino.