È stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria per omicidio aggravato la giovane 29enne che ha partorito una neonata poi trovata morta in un appartamento a Piove di Sacco (Padova). Secondo quanto riporta l’Ansa la donna è piantonata all’ospedale di Padova, dove è stata ricoverata dopo i soccorsi del 118. La piccola è stato trovata […]
È stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria per omicidio aggravato la giovane 29enne che ha partorito una neonata poi trovata morta in un appartamento a Piove di Sacco (Padova). Secondo quanto riporta l’Ansa la donna è piantonata all’ospedale di Padova, dove è stata ricoverata dopo i soccorsi del 118. La piccola è stato trovata morta martedì mattina in un dormitorio femminile. Il ritrovamento è avvenuto all’interno di uno stabile dove, oltre al dormitorio, si trova un locale notturno, il “Serale club”.
“L’ipotesi di un possibile infanticidio è plausibile, ma bisogna stabilire se la bimba è nata già morta o era ancora viva, e questo lo potrà dire solo l’esame autoptico sulla salma che verrà eseguito nei prossimi giorni. Domani dovrebbe essere affidato l’incarico” aveva dichiarato il tenente Giacomo Chimienti, comandante della compagnia di Piove di Sacco. L’allarme è stato lanciato dalla stessa madre della piccola, una donna italiana di 29 anni che – si apprende -, abitava da un paio di mesi sopra il locale dove lavorava. Ai microfoni della Tgr Rai, la sindaca di Piove di Sacco Lucia Pizzo ha reso noto che la 29enne non era residente nel comune padovano, e che la sua vicenda era sconosciuta ai servizi sociali. Sul posto anche il sostituto procuratore di turno, Sergio Dini, che sta coordinando le indagini e ascoltando testimoni.
Il personale medico del 118 era intervenuto nell’appartamento che si trova sopra un night-club dove la madre lavora. Lo stato in cui si trovava la donna aveva lasciato i paramedici perplessi, oltre alle condizioni in cui è apparso ai loro occhi il bagno. A chiamare i soccorsi sono stati una collega della donna e un loro amico che si trovavano nel night-club, a quell’ora ancora aperto. Il loro intervento sarebbe avvenuto quando la giovane aveva già partorito da sola nel bagno. Nell’appartamento vi solo tre stanze con cinque letti, a disposizione del personale del locale notturno.
Sia il night-club che la casa sono tuttora presidiati dai carabinieri che hanno fatto intervenire anche i colleghi del Nas e quelli dell’Ispettorato del lavoro. Si vuole accertare le condizione igieniche della casa e verificare la posizione contrattuale delle persone che prestavano la loro opera nel locale notturno, gestito da un cinese che aveva rilevato l’attività da vari mesi. I carabinieri del Reparto operativo di Padova e i colleghi della Compagnia di Piove di Sacco hanno lavorato intensamente per cercare di ricostruire cosa sia realmente avvenuto in quel bagno e soprattutto per capire quale fosse lo stato di salute della bimba dopo il parto. Gli elementi raccolti, le testimonianze e il parere medico-specialistico ha convinto la procura euganea a emettere il provvedimento cautelare