Calcio

Red Bull nuovo proprietario del Torino? Cairo e il sindaco smentiscono: “Totale falsità, non abbiamo avuto alcuna interlocuzione”

Red Bull è solo il main sponsor, nulla di più. Stefano Lo Russo, il sindaco di Torino, e il presidente del club Urbano Cairo hanno smentito le voci – e le indiscrezioni di La Stampa – che parlavano di un incontro con gli emissari del gruppo austriaco per parlare di un allargamento di collaborazione e per valutare un eventuale interessamento all’acquisto del club. Tutto falso: “”Noi non abbiamo avuto assolutamente alcuna interlocuzione con la Red Bull. Le nostre interlocuzioni sono con il Torino, con l’attuale dirigenza, col presidente Cairo. Le interlocuzioni sono estremamente positive sia come clima che come contenuto. Abbiamo un contratto in scadenza nel 2025 e ci sono diverse ipotesi, dall’eventuale rinnovo o, qualora arrivasse una proposta del Torino, come abbiamo sempre detto, saremmo molto contenti di esaminarla”. Dunque, nessuna trattativa in atto con il CEO di Red Bull Mark Mateschitz. E sulla questione stadio, il primo cittadino ha poi aggiunto: “Si seguiranno le procedure dell’evidenza pubblica come è corretto fare in una pubblica amministrazione. Sono positivo e ottimista, convinto che per noi sia fondamentale dare al Torino la logistica che serve per sviluppare anche la parte collaterale al calcio. L’abbiamo fatto riesumando e portando avanti il progetto del Robaldo, che sta andando avanti, e l’obiettivo è il medesimo. È faticosissimo, ma ci stiamo lavorando davvero con grande determinazione, perché Torino città e il mondo del calcio sono una cosa sola”.

Cairo: “Totale falsità”
Smentite che arrivano direttamente dal presidente dei granata: “Anni fa Ciuccariello, oggi Red Bull. Cambia il soggetto ma la costante è la totale falsità delle notizie riportate“, queste le sue parole pronunciate a TorinoCronaca. Dunque, un no definitivo da parte della figura di spicco del club che negli ultimi anni ha subito forti contestazioni dalla tifoseria (l’ultima lo scorso mese di agosto) per alcune scelte che si potrebbero definire impopolari.