Scontro in Commissione Covid dopo l’articolo del Fatto Quotidiano uscito il 17 ottobre tra il deputato M5s Alfonso Colucci e il presidente della Commissione, Marco Lisei, di Fratelli d’Italia. “Lisei avrebbe dichiarato che ‘la commissione Covid è un circo’ – esordisce Colucci – Informazioni che, seppur colte dai giornalisti, destano in noi grave preoccupazione sullo svolgimento dei lavori”. “Leggiamo di pressioni che provengono da ambienti interni alla maggioranza – prosegue – Si legge di una serie di sollecitazioni che derivano da mondi no vax di contestazione del pensiero medico scientifico per ragioni politiche. Non vorremmo mai che le finalità di questa commissione vengano inquinate da fattori che nulla hanno a che vedere con l’accertamento della verità dei fatti”. L’auspicio, dice infine Colocci, è che Lisei “possa esercitare in modo terzo e imparziale le sue funzioni”.
Immediata la risposta di Lisei che non conferma e non smentisce le parole detto ad alcuni colleghi. “Non intendo smentire o rispondere di presunte dichiarazioni che avrebbe sentito un origlione, quindi non ho intenzione di rispondere su dichiarazioni che non ho fatto e che forse avrei pronunciato”. “Io sono terzo, che non vuol dire però che non ho idee – prosegue, sottolineando quindi di non voler chiarire la sua posizione – Non ho intenzione di farmi mettere il bavaglio perché non siamo in fase di pandemia ma nel garantire a tutti i commissari le possibilità, le ricordo che qua avete sempre avuto l’opportunità di parlare”. Quindi si lancia in un attacco al modus operandi del Movimento: “Non possiamo andare avanti così, il M5s è intervenuto sempre con dichiarazioni, comunicazioni, che io prendo. Ma vi informo che la sede delle audizioni non è quella formalmente corretta perché la sede corretta è l’ufficio di presidenza”.