Il volo Ryanair FR07471, partito da Valencia e diretto a Milano Malpensa, è stato costretto a fare marcia indietro e rientrare all’aeroporto di partenza a causa di un passeggero molesto.
Secondo le testimonianze raccolte da Varesenews, l’uomo ha perso il controllo durante il viaggio, rifiutando di calmarsi nonostante i ripetuti interventi del personale di bordo. “Già in aeroporto questa persona dava qualche segno di squilibrio” ha riportato un passeggero. “Beveva birra, ascoltava musica a volume alto e, a un certo punto, ha avvicinato in modo inopportuno alcune signore anziane dicendo ‘me gusta la morfina’. Prima del decollo, sulla pista, ha tentato di accendersi una sigaretta. Poi, una volta in volo, ha iniziato a dare di matto”.
Durante la fase di decollo, l’uomo avrebbe slacciato la cintura di sicurezza e tentato di spostarsi dalla sua postazione nella parte anteriore della cabina verso il fondo. “Credo che abbia provato ad accendersi un’altra sigaretta,” ha proseguito il testimone. “Quando ha realizzato che stavamo tornando indietro ha iniziato a gridare ‘voglio andare a Milano’, bestemmiando”.
Il passeggero molesto è stato fatto scendere ed è stato subito preso in carico dalla Guardia Civil. Gli altri passeggeri sono riusciti a ripartire subito dopo.
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Roma, 30 ott. (Adnkronos) - Il Memorandum Italia-Albania "farò di tutto per farlo funzionare", per quel protocollo mi sono arrivate "le prime minacce di morte". Lo ha detto Giorgia Meloni, ospite di Cinque minuti, in onda stasera su Rai 1.
Roma, 30 ott. (Adnkronos) - "Le argomentazioni con cui il Tribunale di Bologna chiede alla Corte di giustizia europea l'autorizzazione a disapplicare l'ennesima legge italiana da molti è stata vista come un'argomentazione più vicina a un volantino propagandistico che a un atto da tribunale. L'argomento della Germania nazista è efficace sul piano della propaganda, sul piano giuridico è più debole". Lo ha detto Giorgia Meloni, ospite di Porta a Porta, in onda stasera su Rai 1.
Roma, 30 ott. (Adnkronos) - L'occasione è il voto, ancora una volta andato a vuoto, sul giudice della Consulta che riempie il Transatlantico di deputati e senatori. E dalle parti del Pd, dopo la sconfitta in Liguria, gli argomenti di conversazione non mancano nei conciliaboli tra divanetti e buvette. Lì, al bancone, parlano a lungo Dario Franceschini e Lorenzo Guerini. "Schlein si deve preoccupare? Siamo due persone di cui non si deve preoccupare mai nessuno", scherzano sollecitati dai cronisti. Nelle chiacchiere di Transatlantico il riconoscimento alla segretaria per gli ottimi risultati in termini di percentuali è oggettivo. Anche da parte di chi al congresso non riteneva fosse la personalità adatta a guidare il Pd. "E' riuscita a prosciugare i 5 Stelle", osserva uno. "E pure troppo...", fa eco un altro.
Quello che si chiede semmai - in modo trasversale e a maggior ragione ora che i rapporti di forza nel centrosinistra sono evidenti - è di non cedere più a veti e controveti. "Ormai le cose sono andate così, concentriamoci sulle prossime sfide regionali dove spingiamo tutti nella stessa direzione", ha detto oggi Schlein in un intervista a chi le chiedeva se il veto che c'è stato in Liguria di Conte su Renzi sia destinato a ripetersi. La segretaria misura le parole in vista del voto tra meno di tre settimane in Umbria e Emilia Romagna. L'appello di Marco Travaglio perchè i 5 Stelle mollino ogni alleanza organica con i dem non è passato inosservato. L'appuntamento elettorale non consente di aprire polemiche in questo momento. Almeno da parte del Pd. Quelle tra Iv e M5S restano quotidiane e costanti.
In Umbria "la partita è aperta", dicono i dem. Il centrodestra ha allargato la coalizione a Stefano Bandecchi che porta in dote 9mila preferenze alle europee che vanno ad affiancarsi alle 187mila raccolte dal centrodestra contro le 183mila del campo progressista. Percentuali che non sono sovrapponibili alle dinamiche di un voto regionale, ma che danno l'idea di una sfida serrata. Come confermano gli ultimi sondaggi che danno testa a testa la presidente leghista uscente Donatella Tesei con la sfidante Stefania Proietti, sindaca di Assisi e sostenuta dalla coalizione formato extra large, compresa Iv.
"Come va in Umbria? 1-X-2", risponde un parlamentare Pd che segue da vicino la sfida. Insomma, impossibile sbilanciarsi. Il centrodestra fa la sua parte non solo con l'allargamento della coalizione a Bandecchi ma "c'è un via vai di ministri a elargire promesse", si riferisce. Quanto alla candidata del centrosinistra dopo un avvio un po' a rilento, sembra aver ingranato la marcia giusta. Ci sono stati tre faccia a faccia di recente davanti ad associazioni di categoria e Proietti è riuscita a mettere in difficoltà più di una volta la presidente Tesei. Uno stress test delicato, a cui si affianca anche la sfida in Emilia sebbene meno complicata, che Schlein indica come la priorità delle prossime settimane.
E se arrivasse una nuova sconfitta? La segretaria rischia di finire nel tritacarne? "Ma no", è la risposta di un big non proprio vicino alla segretaria. "Il Pd va bene e andrà bene come percentuali anche in Umbria". Il tema che agita la componente riformista dem è un altro: la competitività della coalizione che si sta cercando di costruire. Solo Alleanza Verdi e Sinistra si mostra un alleato 'in salute'.
"Nessuno si aspettava un crollo così pesante dei 5 Stelle in Liguria", dicono i dem. La stessa Schlein lo sottolinea: "Servono alleati solidi" e in Liguria "sebbene la coalizione fosse affiatata, alcune forze politiche non hanno avuto risultati in linea con quelli delle elezioni europee". Ma soprattutto manca uno sbocco centrista alla coalizione. Un vuoto che per i riformisti dem, è imprescindibile colmare per battere la destra al prossimo giro. E che non può essere colmato da Iv o Azione. "Il Pd da solo riesce a intercettare solo in parte un elettorato moderato di centrosinistra", si spiega. E quindi la necessità di un nuovo soggetto. Un'operazione che andrebbe costruita dal basso per essere credibile, altrimenti con le alchimie dall'alto si finirebbe con "un altro partitino del 2 per cento". I prossimi mesi diranno se qualcosa si concretizzerà. Intanto la prossima tappa sono le regionali di novembre. La segretaria a breve sarà, di nuovo, in giro per la campagna elettorale.
Roma, 30 ott. (Adnkronos) - "Se continuiamo così sarò io a dire che l'Italia non è un paese sicuro, quando lo si dice per il Bangladesh parliamo di 180 milioni di abitanti a cui diciamo così 'venite tranquillamente in Italia'. Per alcuni l'obiettivo è impedire di fermare l'immigrazione irregolare". Lo ha detto Giorgia Meloni, ospite di Cinque minuti, in onda stasera su Rai 1."Io -assicura- farò tutto quello che gli italiani mi hanno chiesto di fare". Poi sul Memorandum con l'Albania dice: "Io farò di tutto per farlo funzionare", ricordando che per quel protocollo mi sono arrivate "le prime minacce di morte".
Roma, 30 ott.(Adnkronos) - "Forza Italia giudica positivamente la manovra predisposta dal governo. Nell'ambito dell’iter dell'approvazione cercheremo di ridurre ulteriormente l'Irpef sul ceto medio passando dal 35 al 33%.” Lo ha detto ai tg Rai, Raffaele Nevi, Portavoce nazionale di Forza Italia.
Roma, 30 ott. (Adnkronos) - "Anche il Piano Mattei finisce tra i tagli del governo. La tanto sbandierata misura presentata dalla presidente Meloni si svela per quello che è: un’inutile scatola vuota che è servita solo alla campagna elettorale delle europee”. Così il responsabile nazionale Esteri del Pd, il deputato Peppe Provenzano, commenta la riduzione dei fondi contenuti in manovra.
“Il taglio di oltre 200 milioni di euro al Fondo Clima per il 2025 contenuto nella manovra di bilancio - sottolinea Provenzano - avrà un impatto diretto sul piano Mattei che è finanziato per ben 3mld proprio da quel fondo. Ancora una conferma che quel piano non serve a nulla”.
Roma, 30 ott. (Adnkronos) - "Marina Berlusconi è la persona che più rappresenta i valori di Cavaliere del Lavoro: professionalità, generosità, intraprendenza, passione e spirito di sacrificio. Valori che appartengono a lei, alla sua famiglia e anche al nostro fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi, il cui ricordo è sempre vivo. Congratulazioni, quindi, per questa nomina che è molto meritata: il nostro Paese ha davvero bisogno di persone così capaci e così stimabili". Lo ha dichiarato Fabrizio Sala, deputato e portavoce di Forza Italia in Lombardia.
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