Cronaca

“A volerti uccidere siamo io e papà. Scrivilo quando vai a fare la denuncia”, arrestati padre e figlio per tentata estorsione alla star di Tik Tok Rita De Crescenzo

“A volerti uccidere siamo io e papà. Scrivilo quando vai a fare la denuncia”. Questa le parole di Antonio Piccirillo – figlio di un uomo considerato un elemento di spicco della camorra della “Torretta” (federata con la cosiddetta Alleanza di Secondigliano) – usate per minacciare Rita De Crescenzo, star di TikTok. Il fatto, avvenuto nel […]

Hai già letto 5 articoli
questo mese.

PER CONTINUARE A LEGGERE

1 € PER IL PRIMO MESE

“A volerti uccidere siamo io e papà. Scrivilo quando vai a fare la denuncia”. Questa le parole di Antonio Piccirillo – figlio di un uomo considerato un elemento di spicco della camorra della “Torretta” (federata con la cosiddetta Alleanza di Secondigliano) – usate per minacciare Rita De Crescenzo, star di TikTok. Il fatto, avvenuto nel 2021, aveva portato la squadra mobile di Napoli a indagare dopo l’apertura d un un fascicolo da parte della procura.

Lunedì 28 ottobre, dopo tre anni dalla denuncia, i due sono finiti in manette a seguito dell’esecuzione dei mandati d’arresto emessi nei confronti di entrambi. Rosario Piccirillo è già detenuto ed è ritenuto il capo del clan foderato con l’Alleanza di Secondigliano, suo figlio aveva preso le distanze dopo che sua figlia di 4 anni è stata ferita da un proiettile in un’agguato in piazza Nazionale e aveva rinnegato suo padre.

Le minacce sarebbero arrivate per la gestione di alcune boe d’ormeggio in via Caracciolo in capo al marito della De Crescenzo, Salvatore Bianco. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Antonio Piccirillo si sarebbe presentato a casa dei due coniugi e avrebbe preteso con la forza di utilizzare i posti di Bianco perché secondo il boss quei posti sarebbero spettati alla famiglia Piccirillo perché acquistati dal precedente proprietario. Prima di lasciare la casa dei due, Antonio li avrebbe poi invitati nel Casertano per parlare direttamente con suo padre, impossibilitato a raggiungere Napoli perché sottoposto a libertà vigilata. I coniugi avrebbero rifiutato per paura.