Giovanni Toti non potrà scontare la condanna per corruzione facendo il “testimonial” del Parco di Montemarcello-Magra-Vara, area protetta regionale nel Levante ligure. Alla prima udienza per la ratifica dell’accordo di patteggiamento raggiunto con la Procura di Genova, il gup Matteo Buffoni ha fissato alcuni paletti sulle caratteristiche che dovrà avere il “lavoro di pubblica utilità” con cui verrà sostituita la pena detentiva. Attraverso il suo legale Stefano Savi, l’ex governatore aveva infatti proposto di svolgere, sostanzialmente, il ruolo di addetto alla promozione dell’Ente parco, presieduto però da una biologa spezzina nominata proprio da lui nel 2021. Un tema di inopportunità non ignorabile dal giudice, che ha bocciato l’ipotesi imponendo due requisiti: il lavoro sostitutivo non dovrà svolgersi in un ente di nomina regionale e dovrà consistere anche in attività materiale, non solo intellettuale.
L’udienza è stata rinviata al prossimo 19 dicembre. I pm hanno aggiornato le contestazioni aumentando leggermente le pene concordate: per Toti si passa da due anni e un mese a due anni e tre mesi, convertiti in 1.620 ore di lavori (e non più 1.500). Aumentate di un mese, invece, le pene per i coimputati mandati a giudizio immediato dalla Procura: per Aldo Spinelli, imprenditore portuale e presunto corruttore dell’ex governatore, si passa a tre anni e tre mesi, per Paolo Emilio Signorini, ex presidente del Porto di Genova e altro pubblico ufficiale corrotto da Spinelli secondo l’accusa, a tre anni e sei mesi.
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La Redazione
Roma, 31 ott. (Adnkronos/Labitalia) - “Tutti vogliono la tradizione perché la tradizione sa di buono. Si potrebbero riassumere così i risultati della ricerca, ma i significati che quest’affermazione sottende sono profondi e molteplici, radicati nelle individualità dei ‘tutti’ che hanno partecipato alla ricerca e che scelgono la tradizione italiana a tavola (90%). Ma come è possibile che un’umanità così varia, condivida con tanta convinzione una scelta così netta? Semplice, perché la tradizione a tavola - come in molti altri ambiti della cultura umana - non esiste. Esistono molteplici tradizioni. Una moltitudine infinita di sapori, memorie e certezze, di ricette e di gesti, di momenti e di profumi che si combinano in modo diverso e unico. Perché la tradizione è viva, si contagia, si arricchisce, si trasforma, rimanendo sempre e in ogni sua manifestazione, vera". Così Francesca Spadaro, psicologa e neuroscienziata, su Knorr BuonCibo.
"E ci sono piatti -continua- su cui si è pronti ad osare di più come il minestrone, le polpette, la pasta al forno e il risotto, probabilmente perché già ogni regione, ogni paese, ogni casa ha già la sua ricetta, diversa da tutte le altre. O perché sono ricette di base che più facilmente di altre si aprono a contemporanee variazioni e contaminazioni: dalle polpette di legumi, al risotto vegano al minestrone dall’allure orientale".
"Tutti vogliono la tradizione, come la ricerca commissionata da Knorr ha dimostrato perché la tradizione sa di buono ed è una certezza che mette d’accordo tutti. È il nostro cibo buono, attraverso cui ci raccontiamo, svelando noi stessi nel passato ed esprimendoci nel presente”, conclude.
Roma, 31 ott. (Adnkronos) - "Lo scoop de Il Tempo è l’ennesimo inaccettabile capitolo della caccia a Renzi che ha ben raccontato nel suo libro, Il Mostro. Intanto, lo scandalo dossieraggio si tinge ogni giorno di nuovi e inquietanti dettagli. Serve una commissione parlamentare d’inchiesta e un’attenzione maggiore da parte del governo: al tempo dell’intelligenza artificiale la privacy è un diritto umano inalienabile". Lo scrive su X la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, a proposito dell’editoriale del direttore de Il Tempo Tommaso Cerno e delle notizie pubblicate sullo stesso quotidiano.
Roma, 31 ott. (Adnkronos) - "Calo dell’occupazione, con boom della cassa integrazione. Aumento degli inattivi. Carrello della spesa +2,2% a ottobre. Crescita zero nel III trimestre. Produzione industriale giù da 19 mesi consecutivi. Legge di bilancio di tagli e tasse. Scioperano medici e infermieri. Nel 2025 fanalino di coda dell’Ue. Stanno scrivendo la storia…". Lo scrive su Facebook il capogruppo del M5S al Senato, Stefano Patuanelli.
Roma, 31 ott. (Adnkronos/Labitalia) - "Knorr BuonCibo nasce con l’obiettivo di facilitare la riscoperta del piacere autentico della cucina italiana. In un mondo in cui il tempo è sempre meno e spesso si perde il contatto con le cose semplici, vogliamo assicurarci che tutti possano permettersi un'esperienza a tavola che sia ricca di gusto e del portato emozionale dei sapori di sempre e resti allo stesso tempo accessibile. Al centro di tutto, c'è la tradizione. In Italia, il cibo non è mai solo nutrimento, ma rappresenta un vero patrimonio culturale. Piatti come la lasagna, il risotto, la pasta al forno, il minestrone, non sono solo ricette, ma autentici simboli di storia e di famiglia. Con Knorr BuonCibo, ci proponiamo di riportare questi sapori al centro dell’esperienza quotidiana, celebrando quei piatti che raccontano le nostre radici. Mangiare non è solo un gesto meccanico: è rivivere ricordi, evocare emozioni e condividere momenti, di generazione in generazione". Così Mariangela Capolupo, Head of Marketing Nutrition, Unilever Italia.
"Attraverso Knorr BuonCibo, vogliamo incoraggiare questo scambio di saperi, affinché le ricette del cuore continuino a vivere e ad evolversi con le nuove generazioni. Le nonne, in particolare, sono le custodi dei segreti della cucina italiana, quelle figure che con amore e pazienza hanno tramandato ricette e tradizioni. La cucina italiana è un vero e proprio ponte tra le generazioni, e questo legame è qualcosa che vogliamo preservare e continuare a promuovere", continua.
"Non meno importante -spiega- è il tema della sostenibilità. Oggi più che mai, è essenziale fare scelte consapevoli anche in cucina. La sostenibilità è sempre stata un pilastro centrale del programma di Knorr, e crediamo che ognuno di noi, con piccoli gesti quotidiani, possa fare la differenza. . Quest'anno celebriamo la sesta edizione del programma, un traguardo importante che ci rende orgogliosi del percorso fatto finora. Guardando al futuro, ci auguriamo che sempre più persone possano unirsi a noi in questo viaggio. L’impegno di Knorr è continuo nel miglioramento delle confezioni, delle ricette e della coltivazione delle materie prime per contenere il proprio impatto ambientale e permettere ai consumatori di agire concretamente attraverso le proprie scelte d’acquisto. L’idea dietro l’intero programma Knorr BuonCibo in questi sei anni è che ognuno, nel proprio piccolo, possa contribuire a fare la differenza, anche attraverso il cibo, per migliorare non solo la nostra vita, ma anche quella delle generazioni che verranno", conclude.
Roma, 31 ott. (Adnkronos/Labitalia) - “Knorr nasce nel 1838, quando Carl Heinrich Knorr sperimenta per la prima volta come disidratare verdure da consumare fuori stagione, preservandone il sapore e i valori nutrizionali. Da quel momento nasce il nostro impegno per garantire alle persone la massima qualità dei prodotti e il rispetto e la valorizzazione delle tradizioni locali; Knorr, infatti, simboleggia una cucina “glocale”, una sinergia tra il globale e il locale, fatta e ispirata dunque al territorio in cui opera ma con un respiro più ampio e sempre guidata dal gusto e dalla sua ricerca, per aiutare le persone a preparare piatti buoni in modo semplice e veloce. L’unione fra tradizione e continua spinta all’innovazione è quindi quello che ha sempre caratterizzato, oggi come un tempo, Knorr. Ed è anche grazie a questi valori, fondati sull’importanza di mangiar bene e sul buon cibo, che siamo cresciuti, diventando un brand internazionale che ogni giorno offre a più di 320 milioni di persone brodi, minestre, condimenti, zuppe e tanti altri prodotti". Così, Paolo Armato, general manager nutrition, Unilever Italia, su Knorr, giunta alla sesta edizione del progetto BuonCibo, che ha messo a confronto quattro generazioni con una ricerca di Ipsos.
"Oggi, dopo tre anni di crescita storica, Knorr è il secondo marchio più grande di Unilever, ha raggiunto la soglia dei 5 miliardi di euro ed è leader nel mercato globale dei brodi, un settore che vale 13 miliardi di dollari", conclude.
Roma, 31 ott. (Adnkronos) - "Il M5S si è astenuto in Aula sul ddl per le zone montane perché sono tante le criticità del provvedimento. Non basta il titolo per promuovere lo sviluppo di oltre 4mila comuni montani. Servono investimenti reali, non illusioni". Così il senatore M5S Roberto Cataldi in dichiarazione di voto al Senato.
"Siamo tutti d’accordo - ha aggiunto - sulla necessità di promuovere lo sviluppo delle zone montane, peccato però che a remare contro questi buoni propositi sia proprio il governo quando si tratta di definire le risorse economiche. Pensate davvero che 200 milioni di euro per una platea di oltre 4mila comuni montani (praticamente mezza Italia) possano garantire servizi essenziali come sanità, istruzione, infrastrutture tecnologiche e trasporti? Smettetela di dire che la colpa è dei governi precedenti. Siete arrivati alla terza legge di bilancio ed è ancora colpa degli altri? L’unica colpa che ci possiamo dare è avervi lasciato nelle mani più di 200 miliardi del Pnrr, che non sapete spendere per rilanciare l’economia del Paese".
"Mentre il governo limita le risorse per la montagna, non si fa scrupoli a spendere centinaia di milioni di euro per l'operazione Albania per fare finta di aver risolto il problema dell'immigrazione. Insomma, abbiamo un governo che spende i soldi degli italiani per fare propaganda. Se si vuole valorizzare la loro vocazione turistica, allora si possono creare comprensori di sport di montagna. Ma servono investimenti massicci, servono infrastrutture adeguate. E serve un progetto organico, altrimenti sarà un altro vostro fallimento", ha concluso Cataldi.
Roma, 31 ott. (Adnkronos) - "Non si era mai visto fino ad oggi lo sciopero dei commercialisti, ci voleva la Manovra finanziaria di Meloni e Giorgetti. La scelta di questa categoria nasce da un mancato ascolto che è metodo di Governo con la conseguenza che montano proteste e indignazione in tutti i comparti del sistema. Una débâcle". Lo afferma il vicepresidente di Avs alla Camera, Marco Grimaldi.
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