È il miliardario che ha donato di più per la campagna di Donald Trump. Ossessionato dal declino della natalità, su X invita i follower a far figli a più non posso seguendo il suo esempio. Perché Elon Musk di figli ne ha undici, in gran parte nati da fecondazione assistita – per lui un modo più efficiente di procreare “perché dà ai genitori il controllo sul processo” – e da madri surrogate. Per la sua famiglia il proprietario di Tesla ha comprato in segreto un compound da 35 milioni di dollari, proprio per far convivere in Texas i suoi molti figli e almeno due delle loro mamme. Lui non vivrebbe con loro, ma a dieci minuti di distanza. E il grande sostenitore del tycoon ha offerto lo sperma ad amici e conoscenti in nome di una crociata contro il collasso democratico dell’Occidente.

I figli di Musk – Le notizie arrivano dal New York Times: il compound nei pressi di Austin, dove si trova il quartier generale di Tesla, include una villa in stile toscano e un’altra magione confinante. L’idea di Musk è di far vivere la tribù in “proprietà adiacenti” in modo che i figli “possano essere parte della vita gli uni degli altri”. Non è chiaro quanti figli e quante mamme si siano effettivamente trasferite: lo ha fatto l’executive di Neuralink (la startup di Musk per sviluppare interfacce cervello-computer) Shivon Zilis, che ha avuto da Musk i gemelli di due anni Strider e Azure nati in provetta, più un terzo bebè – nato a giugno 2024 – la cui esistenza, ma non il nome, è trapelata su Bloomberg. Già ai ferri corti con la figlia ventenne trans Vivian, Musk è invece in causa con la cantante Grimes (vero nome Claire Elise Boucher) per la custodia di X A-12 (baby X) di 4 anni, Exa di due e il coetaneo Techno, questi ultimi nati da madri surrogate. Oltre ai sei con la Zilis e con Grimes, il tycoon ha cinque figli adulti con la prima moglie Justine (sposata tra il 2000 e il 2008) e per loro “ci sarebbe posto nel compound” se decidessero di fare visita.

L’ossessione per la natalità – “Avere figli dovrebbe essere un’emergenza nazionale”, aveva postato in giugno Elon che, secondo il New York Times, avrebbe offerto (senza successo) di donare il suo sperma a Nicole Shanahan, la numero due di Robert Kennedy Jr (nipote di JFK, prima candidato democratico, poi sostenitore di Trump), oltre che scherzando su X alla cantante Taylor Swift e a cocktail party e riunioni sociali ad amici e conoscenti. Le posizioni nataliste accomunano Musk con il vice di Donald Trump, J.D. Vance, che ha accusato la rivale dem Kamala Harris di essere una “gattara senza figli”. Non il solo guru del tech ossessionato con la natalità (il fondatore di Telegram Pavel Durov, che vuole rendere ‘open source’ il proprio Dna, si vanta di aver avuto oltre cento figli biologici donando lo sperma), Musk avrebbe ereditato la visione del padre Errol (sette figli, di cui due con un’ex figliastra) che ha lodato i “buoni geni del figlio” e la decisione di metterli al servizio della procreazione: “Allevi cavalli”, aveva detto Errol in settembre, esprimendo posizioni al limite dell’eugenetica: “È lo stesso con gli esseri umani. Se hai un buon padre e una buona madre avrai figli eccezionali“.

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