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“I sostenitori di Trump sono spazzatura”: la gaffe di Biden. Harris prende le distanze

Forse è stata una gaffe, o forse era intenzionale offendere i sostenitori di Trump. Proprio come fece Hillary Clinton nel 2016. Certo è che Joe Biden ha provato ad aggiustare il tiro dopo che la polemica era esplosa, ma l’effetto tra gli elettori a pochi giorni dal voto sarà tutto da vedere. Il presidente americano, tornando sulla battuta razzista del comico Tony Hinchcliffe contro Puerto Rico al comizio del tycoon a New York – che aveva definito il territorio americano “un’isola galleggiante di spazzatura”, aggiungendo poi insulti razzisti sui latinos – ha replicato: “L’unica spazzatura che vedo galleggiare là fuori sono i suoi sostenitori“. Harris ha preso nettamente le distanze dalle frasi di Biden sottolineando di essere “fortemente in disaccordo con gli attacchi basati sulle scelte elettorali“. “Sono convinta che gli americani hanno molte più cose in comune rispetto a quelle che le dividono”, ha sottolineato, ribadendo un concetto espresso nel suo discorso finale qualche ora prima all’Ellipse di Washington. Per arginare la polemica ormai divampata, la Casa Bianca ha provato subito a correre ai ripari fornendo ai giornalisti accreditati la trascrizione delle parole del presidente che non intendeva riferirsi ai ‘supporters’, plurale, ma al ‘supporter’, il comico “di cui” vede “galleggiare la spazzatura”, con il genitivo sassone alla fine, la ‘s’ preceduta dall’apostrofo che indica il possesso. Lo stesso Biden su X ha poi tentato di spiegarsi. “Oggi ho parlato della retorica di un sostenitore di Trump su Porto Rico definendola spazzatura. Questa è l’unica parola a cui posso pensare per descriverla, questo è quello che volevo dire”.

Dunque “supporter” anziché “supporters“. E così una ‘s’ messa al posto sbagliato potrebbe minare gli sforzi di Kamala Harris per unire gli americani e convincere indecisi e repubblicani moderati che sarà la presidente di tutti. Un’uscita infelice che ha richiamato alla memoria quella di Hillary Clinton nel 2016, quando definì “deplorevoli” gli elettori del tycoon e, forse anche per questo, si giocò la vittoria. Che sia stata una gaffe, un’uscita senza freni o semplicemente una tecnicalità linguistica nascosta da un difetto di pronuncia sta di fatto che la bomba Biden ha irritato i democratici e offerto ai repubblicani una ghiotta occasione per far dimenticare gli insulti razzisti contro Puerto Rico. “Una cosa terribile da dire”, ha attaccato Trump, che ha comunque provato a mettere una pezza alle parole del comico dicendo che “nessuno ama i portoricani” come lui e che non aveva idea di chi fosse. “Le parole di Biden sono disgustose e attaccano la metà del Paese”, ha incalzato il suo vice JD Vance. Perfino Elon Musk ha voluto dire la sua accusando il presidente di insultare una parte di americani.

Poco prima delle dichiarazioni contestate, Harris aveva dichiarato di voler essere “la presidente di tutti, anche di chi non è d’accordo con me” e l’uscita di Biden subito dopo non è stata gradita, per usare un eufemismo. In compenso ha incassato il sostegno di un pezzo da novanta del partito repubblicano, Arnold Schwarzenegger. Con Trump “saranno altri quattro anni di str.. senza risultati, che ci renderanno sempre più arrabbiati, più divisi e pieni di odio”, ha scritto su X la star di Teminator ed ex governatore della California.

Gli ultimi sondaggi – Le rilevazioni negli stati chiave confermano il testa a testa all’ultimo voto. Secondo un rilevamento della Cnn, la democratica viene data in vantaggio in Michigan e Wisconsin, nel primo di cinque punti – il 48% contro il 43% – e di sei punti nel secondo, 51% a 45%. Ma i due candidati sono dati alla pari, entrambi al 48%, in Pennsylvania lo Stato chiave con il maggior numero di delegati, che tutte le analisi indicano come essenziale per il cammino verso la Casa Bianca. I tre stati un tempo facevano parte della cosiddetta “Blue Wall”, cioè il muro di stati che hanno votato democratico dal 1992 al 2012. Fino al 2016 quando Trump, a sorpresa, conquistò tutti e tre gli Stati, che così sono passati nel gruppo degli stati chiave. Joe Biden ha poi vinto nel 2020 in tutti e tre gli Stati.