Una chiusura inevitabile, forse anche tardiva. Alla vigilia l'ex volto de Le Iene era apparso sereno, anche dal punto di vista auditel
“Nelle prossime settimane insieme al conduttore Antonino Monteleone, con la Direzione Distribuzione e la Direzione Marketing, avvieremo delle riflessioni per realizzare una nuova trasmissione con un nuovo format e una collocazione in palinsesto più efficaci“, fa sapere in una nota la Direzione Approfondimento Rai. Di cosa stiamo parlando? De “L’Altra Italia“, il programma condotto dal Monteleone la cui messa in onda è sospesa in prime time. L’ultima puntata andrà in giovedì 31 ottobre su Rai2. Il direttore degli Approfondimenti Paolo Corsini lo aveva definito “uno tra i programmi più attesi di questa stagione”, “anche e forse soprattutto un nuovo volto, Antonino Monteleone, sul quale intendiamo puntare. Un conduttore giovane per gli standard Rai”. L’esperimento non ha funzionato.
Certamente i costi, che avevano fatto discutere e avevano agitato l’opposizione, dovranno essere ridotti. Il sito Dagospia aveva svelato le cifre: 180 mila euro a puntata. Non solo, aggiungere l’ex inviato de Le Iene avrebbe ottenuto un contratto biennale superiore tra i 300 e i 350 mila euro. Il talk show ha ottenuto una media dell’1,19% di share, già al debutto il pubblico aveva bocciato il titolo informativo con soli 276.000 spettatori con l’1,8% di share, al secondo appuntamento lo share era sceso all’1,6% toccando al terzo lo 0,99%. L’ultima puntata in onda giovedì scorso si era fermata all‘1,2% con 206.000 spettatori.
Una chiusura inevitabile, forse anche tardiva. Alla vigilia Monteleone era apparso sereno, anche dal punto di vista auditel: “Non me ne frega niente degli ascolti. Mi interessa che il programma pian pianino possa incuriosire e far parlare di sé. I giornalisti fanno l’errore di sentirsi quelli che fanno avverare le profezie. C’è una classe di critici che è ossessionata dagli ascolti, ritenendoli l’unico indice di qualità. Quest’isteria nel resto d’Europa non c’è”, aveva detto in un’intervista a Tvblog. “Penso che non si debbano prendere provvedimenti basandosi esclusivamente sul dato d’ascolto, che non rispecchia necessariamente il gradimento. Dovremmo superare quest’ossessione della tv commerciale proiettata sulla televisione pubblica”, aveva aggiunto il conduttore.
La nuova stagione sta preoccupando e non poco i vertici Rai. Numerosi programmi, soprattutto i nuovi titoli, stanno ottenendo ascolti molto bassi. Nella giornata di ieri “Se mi lasci non vale“, il programma di Rai2 simile a “Temptation Island” e condotto da Luca Barbareschi, ha ottenuto solo l’1,96% di share con 293.000 spettatori. In seconda serata su Rai3 l’ultima puntata di “A casa di Maria Latella” ha registrato 160.000 spettatori con l’1,24% di share. Sulla terza rete ha mostrato segni di difficoltà anche Massimo Giletti, lunedì sera il suo talk show “Lo Stato delle Cose” ha ottenuto il 3% di share con 480.000 spettatori.