Una zeppola presa in mano e “rimessa a posto” è stata la causa del licenziamento di un lavoratore che paradossalmente aveva il compito di riordinare. Per questo a Forlì è stato indetto uno sciopero da parte dei lavoratori del magazzino di Coop Alleanza 3.0 gestito da Afv Logistica. A incrociare le braccia sono stati circa 120 tra dipendenti e interinali, che hanno anche tenuto un presidio mercoledì mattina dalle 10.30 alle 11.30.
Il lavoratore è stato trovato con un dolce, una zeppola in mano, “prelevata – affermano Mirela Koroveshi della Filcams Cgil e Matteo Fabbri della Fisascat Cisl – da una scatola già aperta che era situata nel bancale dei resi, zona che il lavoratore aveva il compito di riordinare. La zeppola è stata immediatamente rimessa a posto”. I sindacati, che parlano di “licenziamento illegittimo”, attaccano: “In un magazzino dove si movimentano alimenti è diventato reato avere un alimento in mano per poi riporlo. Il licenziamento è stato comminato per un presunto reato di appropriazione indebita/furto, non chiaramente qualificato e/o sostenuto in assenza di prove o sussistenza di reato, ma di mere supposizioni, come di fatto enunciato nella relativa lettera di contestazione disciplinare”.
Un episodio simile era avvenuto lo scorso luglio nel magazzino cesenate della Coop Alleanza 3.0. In questo caso il lavorato era stato licenziato per una merendina recuperata praticamente “dalla spazzatura”, dopo un calo di zuccheri e dopo aver avvertito un responsabile. Nel magazzino era scattata subito la protesta di tutti i lavoratori che subito dopo il licenziamento hanno scioperato per un’ora nel turno della mattina e un’ora in quello pomeridiano.