Emerge un quadro preoccupante attorno a Liam Payne, che ha perso la vita tragicamente il 16 ottobre buttandosi dal terzo piano dell’hotel a Buenos Aires. Il sito Page Six, infatti, ha aggiunto altri dettagli sulle dipendenze dell’ex star dei One Direction. Una fonte vicina all’artista scomparso ha riferito che qualche anno fa, quando era in piena tossicodipendenza, era andato in overdose altre due volte e in una di questa era stato anche rianimato dagli operatori sanitari.
Sempre la stessa “gola profonda” che, a quanto pare conosceva Liam dai tempi d’oro dei One Direction, ha aggiunto che gli amici più stretti e i familiari di Payne erano rimasti sbalorditi dalla decisione del suo manager di catapultarlo, subito dopo il ricovero in rehab, in tv su Netflix per il talent “Building the Band” insieme a Nicole Scherzinger e Kelly Rowland. “Erano scioccati” perché ritenevano che psicologicamente il cantante fosse ancora troppo fragile per affrontare un progetto così importante: “Il suo manager lo ha spinto a fare lo show e ci siamo scambiati molti messaggi preoccupati”.
Le riprese sono terminate lo scorso agosto, ma naturalmente il colosso streaming non ha, al momento, intenzione di rendere disponibili le puntate sulla piattaforma. Una forma anche di rispetto nei confronti del lutto, così come era stato annunciato per poi esser cancellata l’uscita di un singolo postumo.
Poi sono emersi anche altri dettagli sulla vita del cantante: “Liam, negli ultimi mesi, – afferma la fonte di Page Six – si era isolato molto a causa di un nuovo gruppo di persone, lontano da quelle che si prendevano cura di lui e che cercavano di aiutarlo da molto tempo. Il manager di Liam lo ha trasferito a Miami e lontano da tutti i suoi amici, lo ha praticamente isolato”.
Infatti Payne si era trasferito a casa della fidanzata Kate Cassidy, che da allora ha rivelato che stavano progettando di sposarsi e di parlare del loro futuro insieme. Kate aveva lasciato l’Argentina solo due giorni prima dalla morte dell’artista.
Intanto proseguono le indagini sulla morte del cantante. I primi risultati dell’autopsia hanno scoperto tracce di cocaina nel corpo di Payne, mentre alcuni media hanno rivelato che sarebbe stato trovato anche un cocktail di droghe, tra cui cocaina rosa contenente Mdma, ketamina e metanfetamina, oltre a crack e benzodiazepine.
La giornalista Paula Varela ha rivelato: “C’è un ragazzo che ha disobbedito a un ordine della direzione dell’hotel di non portare nulla nella stanza di Liam Payne ma, dato il buon rapporto che aveva con lui, ha chiamato un’auto tramite una app che tutti usiamo perché Liam voleva qualcosa. Gli ha fatto questo favore, un errore enorme perché ora è indagato e gli investigatori stanno verificando cosa sia stato trasportato in quel veicolo”.