Ti consigliamo un libro da leggere per la festa di Halloween
“Dolcetto o scherzetto?” è una domanda che risale a tempi addietro, quando i poveri e i mendicanti chiedevano cibo alle porte delle case in cambio di preghiere per i cari defunti. Oggi questa filastrocca: “Trick or Treat, Treat or Trick, Give me something good to eat!” ossia “Dolcetto o Scherzetto, Scherzetto o Dolcetto, Dammi qualcosa di buono da mangiare!” viene detta da grandi e piccini, in occasione della festa di Halloween, il 31 ottobre.
Alcuni terapeutici hanno paragonato questa filastrocca ad un mantra per esorcizzare nei bambini la paura dei mostri, della morte e del buio. Attraverso il gioco e il divertimento i bambini riescono ad approcciarsi all’emozione della paura, a scoprirla e a farla propria, per poi poterla affrontare e superarla. Per molti Halloween è associata ad una festa macabra caratterizzata da spettri spaventosi, streghe cattive, vampiri affamati, mummie e zombie, ma, come tutte le cose, la si può analizzare sotto un altro punto di vista.
Se facciamo un viaggio indietro nella storia, scopriamo come tale festa sia stata importata in America dagli emigranti irlandesi, un popolo prevalentemente di pastori, che definiscono Halloween come il loro Capadanno Celtico. Halloween, infatti, coincideva, nel calendario celtico, con il cambio di stagione che segnava la fine dell’estate e celebrava l’ultimo raccolto prima della stagione fredda, dove si mettevano da parte le provviste per il lungo inverno.
Secondo la tradizione, nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre le anime dei defunti venivano evocate sulla terra, per questo venivano accese torce e lampade dinnanzi alle case e lasciato per loro del cibo, in segno di protezione e buon auspicio. Si svolgeva un vero e proprio rituale in cui gli abitanti indossavano abiti realizzati con pelle di animali. Da queste tradizioni celtiche ecco che oggi, in occasione di Halloween, c’è la tradizione dei travestimenti, la preparazione dei dolci e delle zucche-lanterne
Tanti sono i giochi che si possono fare ad Halloween e tanti sono i libri che trattano storie da leggere in questa notte, tra questi Il piccolo vampiro di nome Clementino, scritto da Nicola Lisci, edito da Glifo edizioni. Nicola è uno scrittore, ma prima ancora un papà che vuole divertirsi e far divertire le sue figlie Alice e Giulia e proprio loro lo hanno ispirato a realizzare questo libro: un racconto simpatico e leggero capace di divertire grandi e piccini in un vero e proprio viaggio nella notte più magica dell’anno.
Le protagoniste Alice e Giulia sono intente a festeggiare Halloween mangiando caramelle e cioccolatini, quando ad un tratto sentono qualcuno che piange in giardino. Curiose, trovano un piccolo vampiro, di nome Clementino, in lacrime, perché il suo aguzzo dentino, tutto nero, è caduto. Grazie all’aiuto delle sue nuove amiche, Clementino capirà l’importanza di aver cura dei suoi denti, tenendoli puliti dopo i pasti. Uno spazzolino rosso sarà il regalo più bello che abbia mai ricevuto da parte di Alice e Giulia che porterà alla nascita di una bellissima amicizia, ricca di sorrisi.
Una fiaba in rime semplici e divertenti, facile da leggere e ascoltare. Prepariamoci, pertanto, alla notte di Halloween con una grande scorta di dolcetti da regalare ai bambini, che busseranno alle nostre porte, semplicemente per il gusto di vederli felici.
TITOLO: Il piccolo vampiro di nome Clementino
AUTORE: Nicola Lisci
ILLUSTRAZIONI: Nicola Lisci
EDITORE: Glifo edizioni
Età consigliata: dai 3 anni