Ancora una volta la rabbia ha preso il sopravvento su Andrey Rublev. Durante il match contro Francisco Cerundolo – valido per il Masters 1000 di Parigi-Bercy – il tennista russo si è lasciato andare all’ennesimo gesto di frustrazione e autolesionismo. Rublev si prende a racchettate sul ginocchio sinistro con così tanta violenza e foga da procurarsi un taglio. In vantaggio 5-2 nel primo set, il russo è andato sotto 5-6 per poi perdere al tie-break. L’ira si scatena poco dopo, quando Cerundolo gli toglie il servizio. Rublev è poi uscito sconfitto in due set (7-6; 7-5).

Già nel finale del primo set Rublev si era seduto in panchina gettando per terra con forza le bottigliette poste lì vicino.

Dopo Wimbledon, adesso Parigi: l’ennesimo gesto
Come molte volte è già successo nel suo recente passato, anche a Wimbledon il russo aveva ceduto al nervosismo cominciando a colpirsi violentemente con la racchetta sul ginocchio. Una, due, tre, quattro, poi cinque volte. Senza riuscire a fermarsi. Era successo nel corso del terzo set del match di esordio dello Slam sull’erba di Londra: in quel momento il punteggio era ancora di un set pari. Poi Rublev ha perso la partita 6-4 5-7 6-2 7-6(5) contro l’argentino Francisco Comesana. “Non lo farei se potessi colpire con la racchetta il terreno. Non ci è permesso sbatterla sull’erba.. quindi non so.. in quel momento non ne potevo più. Avevo bisogno di far uscire le emozioni. Ma grazie. Va tutto bene…”. Poi però Rublev aveva ammesso: “In generale si tratta di cercare di migliorarsi. È un processo e richiede tempo“.

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