Pendono accuse pesanti sulla testa di Durek Verrett, il sedicente sciamano che lo scorso agosto è convolato a nozze con la principessa Märtha Louise di Norvegia. L’uomo, noto per le sue controverse pratiche di medicina alternativa, è infatti stato accusato di violenza sessuale ai danni di un 49enne svedese. A riportarlo è il tabloid norvegese Se og Hør, che ha pubblicato un’intervista a Joakim Boström, l’uomo che ha dichiarato di essere stato aggredito sessualmente da Verrett.
Il primo incontro sarebbe avvenuto nel 2015, a New York, dove lo sciamano e il 49enne avrebbero stretto amicizia. Fin da subito, però, una certa insistenza di Verrett lo avrebbe insospettito. Ciononostante, Boström avrebbe comunque deciso di sottoporsi a una sessione di guarigione sciamanica: “Continuava a chiedermi di togliermi sempre più vestiti. Poi mi ha detto che avevo una specie di cisti vicino al pene e mi ha chiesto se poteva toccarmi lì”. Ma nonostante gli abbia chiesto di fermarsi, Verrett sarebbe comunque andato avanti con la controversa pratica di guarigione.
Dopo il ritorno in Svezia, Joakim sarebbe stato nuovamente contattato dallo sciamano per una seconda seduta sciamanica nel paese scandinavo. Lì si sarebbe consumata l’aggressione sessuale subita dal 49enne. La denuncia, però, non è mai stata sporta ufficialmente da Boström perché in Svezia quello della violenza sessuale è un reato che cade in prescrizione dopo cinque anni. Nonostante questo, ha deciso di raccontare quanto accaduto affinché la sua testimonianza dia modo ad altre persone di esporsi, eventualmente, su presunte violenze subite: “È pericoloso e deve essere fermato“, ha concluso Joakim.
Le dichiarazioni del 49enne, però, sono state categoricamente respinte dallo sciamano, che, per tramite della sua portavoce, Jenni Weinman, ha negato tutte le accuse: “Durek elimina spesso l’energia attraverso il sistema linfatico nelle zone intorno alle ascelle e all’inguine. Il suo lavoro prevede vari metodi di guarigione, compreso il tocco. Durek ha un documento legale che deve essere firmato da chiunque utilizzi i suoi servizi”, è la spiegazione data dalla portavoce. La stessa Weinman, inoltre, ha sottolineato che non è stata presentata nessuna denuncia nei confronti del suo assistito e ha rilanciato le accuse al tabloid norvegese, autore, a detta della portavoce, di una campagna diffamatoria contro lo sciamano.