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Alluvioni in Spagna, la teoria negazionista di Miguel Bosé: “Il cambiamento climatico non esiste, la colpa è dei governi criminali e delle scie chimiche”

“La gente deve svegliarsi e smetterla di pensare che tutto questo sia colpa del cambiamento climatico, prima chiamato riscaldamento globale. Questa cosa non esiste“. Fa discutere il post negazionista scritto su Instagram dal celebre cantante italo-spagnolo Miguel Bosé a proposito delle alluvioni che hanno colpito la Spagna orientale causando almeno 158 morti, per cui si dice “devastato e sconvolto”. Il 68enne Bosé mostra di avere una convinzione radicata sulle cause del disastro: “Tutte queste vite, queste case e queste terre distrutte sono la conseguenza indiscutibile, già iper-documentata e pubblica, di una somma di pratiche criminali realizzate dai governi che, praticando in maniera incontrollata l’ingegneria climatica, le scie chimiche e l’Haarp (il programma di ricerca Usa sulla ionosfera, ndr) che sono sfuggite dalle loro mani, non stanno causando altro che dolore, sofferenza e povertà. Le stagioni sono state cancellate, il corso della natura alterato. Tutto è stato provocato volontariamente da una banda di malvagi criminali“, scrive.

In questo quadro, assicura l’artista, il cambiamento climatico è un’invenzione dei poteri forti: “Si impegnano a venderci qualcosa che non esiste e che loro stessi hanno provocato per arricchirsi ancora una volta, com’è già successo coi vaccini e le mascherine durante la pandemia, ai danni di cittadini in buona fede e poco informati. Chiedo a tutti di alzare la voce e la rabbia per contrastare un’agenda 2030 che favorisce solo un’elite intenzionata a distruggere quello che intere famiglie hanno costruito con sacrifici e dignità nell’arco di generazioni”, aggiunge. Da tempo Bosé si è fatto notare per le sue posizioni complottiste e anti-scientifiche: tempo fa era stato bannato da Twitter per aver propinato fake news ai suoi milioni di follower.