Poche ore dopo la richiesta di Seul e Washington a Pyongyang perché ritiri le truppe che ha inviato in Russia per aiutare Mosca nella guerra in Ucraina, la Corea del Nord ha condotto un nuovo test di uno dei suoi missili balistici più potenti con un lancio in direzione del Mar del Giappone. Il volo del missile è stato il più lungo (un’ora e 26 minuti), e l’altitudine raggiunta la più alta (oltre 7mila km), di qualsiasi altro vettore mai sperimentato da Pyongyang, ha denunciato il ministro della Difesa giapponese, Gen Nakatani. Sarebbe in grado di colpire gli Stati Uniti. Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti Sean Savett ha definito il lancio “una flagrante violazione” di molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che “aumenta inutilmente le tensioni e rischia di destabilizzare la situazione di sicurezza nella regione”. Anche la Cina ha espresso “preoccupazione”.
Il leader Kim Jong Un, con parole poco rassicuranti, ha fatto sapere che l’obiettivo del test era “rafforzare il suo deterrente nucleare” e “informare i rivali della nostra capacità di contrattaccare” perché “gli Stati Uniti e i loro alleati nella regione hanno provocato una escalation di tensioni” e “rappresentano una minaccia” alla sicurezza del Paese.
Quello che è il primo test di un missile balistico intercontinentale della Corea del Nord dal dicembre 2023, quando fu lanciato il Hwasong-18 ICBM a propellente solido, è arrivato proprio mentre Pyongyang firmava un nuovo accordo con la Russia, come riferito dall’agenzia nordcoreana Kcna. A siglare l’intesa, a margine della fiera dei prodotti dell’It Corea del Nord-Russia, sono stati il ministero dello Sviluppo digitale, comunicazioni e mass media russo e il ministero per le tecnologie dell’informazione nordcoreano. L’accordo si concentra sulla cooperazione nello sviluppo di tecnologie per la comunicazione e digitali.
La Guardia Costiera giapponese ha ordinato alle navi di rimanere in allerta. I militari sudcoreani hanno rafforzato la loro postura di sorveglianza oltre ad aver scambiato informazioni sul lancio con le autorità statunitensi e giapponesi.
La Corea del Sud sta anche considerando la possibilità di inviare missili Hawk o altri equipaggiamenti militari all’Ucraina in seguito al dispiegamento di militari nordcoreani in Russia, ha anticipato il deputato Yoo Yong-won del partito di Potere popolare al governo. Il Presidente Yoon Suk-yeol, ha denunciato nel frattempo che i militari nordcoreani potrebbero essere inviati al fronte prima del previsto, uno scenario considerato “grave” da Seul e che richiederebbe “una risposta decisa e unita” della comunità internazionale.