I favori del governo ai cacciatori e agli armieri hanno un costo – economico – per tutti i cittadini: è pronta, a Bruxelles, la procedura d’infrazione sugli atti legislativi, fatti approvare dal centrodestra, in materia di caccia. Le opposizioni alla Camera, con un ordine del giorno proposto da Francesco Emilio Borrelli (Avs), sottoscritta dal Pd (con Eleonora Evi) e dal M5s (Alessandro Caramiello), hanno chiesto l’abrogazione della norma che consente ai cacciatori di sparare e uccidere qualsiasi specie di fauna selvatica, in tutti i periodi dell’anno, in ogni luogo, anche nelle aree protette e nelle zone urbane: si tratta del cosiddetto “emendamento Foti” alla legge di Bilancio del 2022 e finito sotto la lente dell’Ue. “Come pensa di chiudere questa procedura il governo Meloni? Non certo cancellando i nuovi vergognosi regali alla lobby venatoria ma semplicemente aggiungendo nella legge una frase ridicola di impegno a rispettare le regole europee. Ma chi crede di prendere in giro così?” ha scritto Evi. “L’infrazione rimarrà aperta, ne sono certa. E a pagare saranno chiaramente i cittadini con le loro tasche ma ancor di più esseri senzienti innocenti che dovrebbero invece essere tutelati dallo Stato come indica anche la nostra Costituzione”.
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