C’è almeno una persona indagata nell’inchiesta della Procura di Napoli che ha riaperto il caso dei mostri di Ponticelli, le due bambine – Barbara Sellini e Nunzia Munizzi, di 7 e 10 anni – seviziate, uccise e date alle fiamme il 2 luglio del 1983. Due mesi di indagini, dieci verbali pieni di contraddizioni e di tracce di violenze sulle persone ascoltate, tre anni di processi per quell’efferato duplice omicidio consumato nella periferia di Napoli, culminarono nella condanna di tre giovani, Ciro Imperante, Giuseppe La Rocca e Luigi Schiavo. I tre hanno scontato 32 anni di carcere e una volta usciti si sono ricostruiti una vita. Ma continuano a chiedere la revisione della sentenza e a dichiararsi vittime di quello che potrebbe essere uno dei più clamorosi errori giudiziari del nostro Paese.

Ora l’ufficio della procura partenopea – procuratore Nicola Gratteri, procuratore aggiunto sezione fasce deboli Raffaello Falcone, pm Giulia D’Alessandro – lavora su un fascicolo aperto su impulso dei servizi de Le Iene firmati da Francesca Di Stefano e Giulio Golia. Sono andati in onda tra l’anno scorso e quest’anno in diverse puntate, ed hanno ispirato il loro libro ‘Mostri di Ponticelli’ (Piemme edizioni).

Il fascicolo è rimasto diversi mesi senza indagati. Poi la svolta, dopo che gli inquirenti hanno acquisito tutto il materiale raccolto dagli inviati del programma, comprese le parti non andate in onda e le parole coperte da un bip. Ed in particolare l’intervista di una signora, Eva, che ha detto di aver riconosciuto durante un servizio di ‘Inside-Le Iene’ il volto di un uomo che provò a usarle violenza nel dicembre 1982, pochi mesi prima del delitto del mostro, e che la rapì su una 500 blu uguale a quella che sarebbe stata usata per prelevare Barbara e Nunzia prima del loro massacro. La signora, che all’epoca era una bambina di 10 anni, fu costretta a salire sull’auto e poi durante il viaggio verso San Giorgio a Cremano fu percossa e toccata nelle parti intime, prima di riuscire ad abbassare il finestrino, urlare, scendere dal veicolo, scappare e salvarsi: la 500 blu aveva superato la sua casa e stava proseguendo in direzione Ponticelli.

Una nuova puntata di ‘Inside-Le Iene’ sul caso dei mostri di Ponticelli andrà in onda stasera: si tornerà a parlarne, associandolo al caso di Enzo Tortora, con il quale ha dei punti in comune, a cominciare dall’uso disinvolto dei primi pentiti di camorra. Uno dei quali, Mario Incarnato, fu sentito in entrambe le indagini. Proprio per questo durante la scorsa legislatura la commissione parlamentare antimafia istituì un comitato di lavoro sui lati oscuri della vecchia inchiesta sul massacro delle due bambine. Ne venne fuori una relazione che avanzava molti dubbi sulla sentenza di condanna. La deputata M5s Stefania Ascari ne chiede da mesi il riavvio delle audizioni. Finora invano.

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