L'inchiesta, che coinvolge 28 persone, ruota attorno alla figura del medico di base Natale Cirino Aveni, accusato di aver falsificato le certificazioni vaccinali per i suoi pazienti
La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per Pippo Franco, il figlio Gabriele e la moglie Maria Piera, con l’accusa di falso in atto pubblico. L’attore 84enne, per evitare il vaccino anti-Covid, avrebbe infatti presentato un falso certificato di vaccinazione per ottenere il Green Pass. L’inchiesta, che coinvolge 28 persone, ruota attorno alla figura del medico di base Natale Cirino Aveni, accusato di aver falsificato le certificazioni vaccinali per i suoi pazienti. Secondo i pm, Cirino Aveni avrebbe inserito dati falsi nel sistema sanitario regionale, consentendo il rilascio del Green Pass a chi non ne aveva diritto.
Le indagini sono state avviate dai carabinieri del NAS, che hanno scoperto una discrepanza tra le dosi di vaccino somministrate e quelle effettivamente ricevute da Cirino Aveni. Il medico, che aveva ricevuto 20 fiale di vaccino (corrispondenti a circa 120 dosi), aveva dichiarato di averne somministrate 156.
Tra gli indagati, oltre a Pippo Franco e ai suoi familiari, figurano anche altre persone che avrebbero beneficiato dei falsi certificati di Cirino Aveni. L’accusa per tutti è di falso in atto pubblico, un reato che prevede la reclusione da uno a sei anni. Il 3 febbraio 2025 si terrà l’udienza preliminare davanti al Gip Francesco Patrone, che dovrà decidere se rinviare a giudizio gli indagati e avviare il processo