La nuova capa di gabinetto del ministero della Cultura sarà Valentina Gemignani. Attualmente è una dei vicecapi di gabinetto del Mef e andrà a sostituire Francesco Spano che si è dimesso la settimana scorsa.
Gemignani è dirigente di prima fascia del Mef dal 2020 dove ricopre gli incarichi di direttore generale della Direzione dei Servizi del Tesoro del Dipartimento dell’Amministrazione generale, del personale e dei servizi, oltre che, appunto, di vice Capo di Gabinetto. Avvocata, si è laureata in Giurisprudenza a Teramo nel 1994 e in Scienze dell’Amministrazione, presso lo stesso ateneo nel 2006 e possiede un Master della Bocconi in Management delle Amministrazioni Pubbliche. Gemignani è sposata con Basilio Catanoso, deputato catanese del centrodestra per 4 legislature dove è passato da An a Forza Italia e poi, dal 2018 a FdI.
Dopo le dimissioni di Francesco Spano che il ministro aveva scelto di portarsi dal Maxxi dove era segretario generale, la scelta del ministro è caduta su questa dirigente di cui era stato già fatto il nome in alcune indiscrezioni che parlavano anche della possibile nomina, tra gli altri, di un’altra donna che sembrava essere anche lei in pole position: Cristiana Luciani in forze presso il Garante per la protezione dei dati personali e moglie del deputato meloniano Luca Sbardella.
Spano ha lasciato il dicastero il 23 ottobre scorso: fortemente voluto dal ministro Giuli al suo fianco anche al Collegio Romano, ha rinunciato alla carica perché, ha scritto nella lettera di addio, vittima di “sgradevoli attacchi personali” che non gli consentono di “mantenere quella serenità di pensiero necessaria” a continuare. Il caso è scoppiato con le anticipazioni della prima puntata di Report, andata in onda poi domenica 27 ottobre. Sotto accusa “un importante conflitto di interesse all’interno della Fondazione Maxxi”. E cioè che “mentre Francesco Spano era segretario generale del Museo, il suo compagno Marco Carnabuci risultava consulente legale del Maxxi, ricoprendo il ruolo di responsabile dei dati personali”.