Negli Stati Uniti, ad ottobre, si sono contati 12mila posti di lavoro in più, la crescita più lenta da 4 anni. Un dato molto al di sotto delle attese che assume maggiore rilevanza a 4 giorni dalle elezioni presidenziali. Lo riporta il Dipartimento del Lavoro Usa. L’occupazione è rimasta sostanzialmente invariata così come il tasso […]
Negli Stati Uniti, ad ottobre, si sono contati 12mila posti di lavoro in più, la crescita più lenta da 4 anni. Un dato molto al di sotto delle attese che assume maggiore rilevanza a 4 giorni dalle elezioni presidenziali. Lo riporta il Dipartimento del Lavoro Usa. L’occupazione è rimasta sostanzialmente invariata così come il tasso di disoccupazione, fermo al 4,1% (Sotto la presidenza Biden, dal picco del 15% nel periodo del Covid, la disoccupazione è gradualmente scesa, sino a toccare il valore più basso dal 2011).
In ottobre l’occupazione ha continuato a crescere nel settore sanitario e in quello governativo. I servizi di assistenza temporanea hanno perso occupati. L’occupazione è diminuita pure nel settore manifatturiero, anche a causa di alcuni scioperi e degli uragani.
Da segnalare anche la revisione peggiorativa dei dati iniziali relativi ai mesi di agosto e luglio. I posti creati ad agosto sono ora calcolati in 81mila, 78mila in meno dei 159mila inizialmente riportati. Per luglio si scende da 254mila a 223mila.
Brutto anche l’indice Ism manifatturiero, che monitora la manifattura negli Stati Uniti, è sceso in ottobre a 46,5, ai minimi dal luglio 2023. Il dato è, anche in questo caso, sotto le attese degli analisti che scommettevano su 47,6. A pesare sono gli uragani Helene e Milton e gli scioperi.
Il rapporto sui posti di lavoro è l’ultimo dato importante sull’economia prima della riunione della Federal Reserve della prossima settimana e delle elezioni presidenziali. Mercoledì sono stati diffusi dati confortanti sull’andamento del Pil, cresciuto nel terzo trimestre dell’anno del 2,8% rispetto all’anno prima, soprattutto grazie ai consumi interni.
Il dato sul mercato del lavoro è una “catastrofe e rivela in via definitiva quanto Kamala Harris” ha causato danni all’economia, afferma la campagna di Donald Trump commentando il dato sull’occupazione. “In un solo mese l’agenda fallimentare di Kamala per l’economia ha spazzato via quasi 30mila posti nel settore privato e quasi 50mila in quello manifatturiero. Le famiglie che lavorano sono state derubate dall’agenda economica di Harris-Biden. Trump risolverà” i problemi dell’economia, ha messo in evidenza.