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Russia, Lavrov: “Vicini a una guerra diretta con gli Usa”. Media: “Il ministro di Putin atteso a Malta, è la 1ª volta dall’inizio del conflitto”

Un caloroso faccia a faccia con la ministra degli Esteri nord coreana e un’intervista a un quotidiano turco in cui torna a parlare dei difficilissimi rapporti tra Mosca e Washington. Russia e Usa “sono sull’orlo di un conflitto militare diretto“, ha detto Sergei Lavrov in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano turco Hurriyet. “Non importa chi vincerà” tra Kamala Harris e Donald Trump alle presidenziali del 5 novembre, ha aggiunto il capo della diplomazia russa, “non vediamo alcuna prospettiva che la linea anti-russa degli Stati Uniti possa cambiare”. Secondo il quotidiano Vedomosti, che cita la portavoce Maria Zakharova, il capo della diplomazia del Cremlino avrebbe in programma di recarsi a Malta a dicembre per una riunione ministeriale dell’Osce. Per il giornale russo, si tratterebbe della prima visita di Lavrov in un Paese Ue dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe nel febbraio 2022.

Alcune migliaia di soldati della Corea del Nord sono in Ucrainaboots on the ground“, “con gli stivali sul terreno”, secondo il gergo militare statunitense. Mosca non l’ha mai confermato, ma nelle ultime settimane ha tenuto a mostrare come i rapporti con Pyongyang si siano intensificati e rafforzati. Tra gli eserciti e i servizi di sicurezza di Russia e Corea del Nord sono stati stabiliti “contatti molto stretti” e ciò permette di “risolvere problemi significativi e importanti per la sicurezza” dei due popoli, ha detto questa mattina Lavrov in apertura del colloquio a Mosca con la sua omologa nordcoreana, Choe Son Hui. Pyongyang è “fermamente accanto ai suoi compagni russi” e non ha “alcun dubbio” che la Russia riporterà “una grande vittoria” in Ucraina, ha detto da parte sua Choe Son Hui. Che ha anche specificato: “Vi assicuro ancora una volta che il nostro Paese non cambierà in alcun modo la sua rotta verso il rafforzamento delle forze nucleari“.

Secondo il segretario di Stato americano Antony Blinken, 8mila soldati nordcoreani sono stati schierati nella regione di Kursk, e potrebbero essere impiegati nei combattimenti contro le truppe ucraine. Richiesto di commentare questa affermazione, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha detto di non avere “nulla da aggiungere a quanto affermato in precedenza su questo argomento”. La settimana scorsa il presidente Vladimir Putin non aveva smentito il trasferimento di truppe nordcoreane e aveva ricordato l’articolo 4 di un trattato di cooperazione strategica tra Mosca e Pyongyang, che prevede aiuto militare reciproco in caso di aggressione a uno dei due Paesi.

“Viviamo in un periodo in cui la guerra fa parte della nostra vita quotidiana. Lo scenario dell’est Europa in Ucraina peggiora con l’invio di truppe da parte della Corea”, ha commentato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine dell’inaugurazione del Villaggio Difesa al Circo Massimo, a Roma. “Da più di un anno, però, si è formato un fronte a sostegno della Russia e dobbiamo capire se questo fronte può rendere ancora più pericolosa la volontà di Putin di espandere i suoi confini. Mi auguro che prima possibile si possa ricondurre la Russia a un tavolo di pace”.