L'incidente è avvenuto sul Boeing 737 Max partito da Toronto alla volta di Winnipeg tre minuti dopo la partenza del velivolo
Un volo breve, ma comunque potenzialmente pericoloso per i passeggeri di un Boeing 737 Max della compagnia low cost canadese Flair Airlines che sarebbe dovuto arrivare a Winnipeg lo scorso 24 ottobre. Il velivolo, che è partito dall’aeroporto “Pearson” di Toronto alle 13.43 ora locale, è stato costretto ad avviare le misure di atterraggio appena tre minuti dopo il decollo a causa di un “bird strike” ed è quindi tornato indietro al luogo di partenza.
L’aereo, con 179 persone a bordo, ha incontrato uno stormo di anatre selvatiche a una quota attorno ai 1220 metri d’altezza. Colpito dall’impatto con il velivolo, infatti, uno dei volatili ha sfondato parte del parabrezza e i pezzi di vetro, entrati in cabina, avrebbero ferito il comandante, così da costringere l’intero equipaggio a virare verso la rotta per rientrare nell’aeroporto di partenza. Fortunatamente, l’incidente non ha avuto conseguenze fatali sui passeggeri, né sull’atterraggio, che si è svolto regolarmente dopo la richiesta di rientro del comandante alla torre di controllo canadese.
“Qui Flair 641, Pan-Pan, abbiamo il parabrezza anteriore danneggiato, non stiamo pressurizzando — ha spiegato il pilota durante la conversazione con il controllore a terra—. Chiediamo indicazioni per proseguire a ovest per stare alla larga dalle rotte degli aerei e prepararci a rientrare”. Quando il velivolo si è preparato alla discesa, però, uno dei due piloti ha allertato nuovamente la torre di controllo sulle difficoltà dell’atterraggio: “Ci fermeremo lungo la pista non saremo in grado di parcheggiare probabilmente, il parabrezza è a pezzi e non possiamo vedere nulla all’esterno”, si ascolta nelle registrazioni. Il Boeing, poi, ha completato la fase di atterraggio alle 14.11, circa 30 minuti dopo il decollo.
(Crediti – Brand03 – Wikimedia Commons)