Aryna Sabalenka, Iga Swiatek, Coco Gauff, Elena Rybakina, Qinwen Zheng, Jessica Pegula e Barbara Krejcikova. Sono queste le avversarie di Jasmine Paolini nella prossima edizione delle Wta Finals, al via a Riad, in Arabia Saudita, dal 2 al 9 novembre. Per l’azzurra è la prima partecipazione, alla fine di una grandissima annata, assolutamente sorprendente. Paolini è la prima italiana nove anni dopo Flavia Pennetta, la quarta a giocare il torneo delle migliori 8 giocatrici dell’anno dopo la stessa Pennetta nel 2015, Sara Errani nel 2012 e 2013 e Francesca Schiavone nel 2010. Quello dell’azzurra però non è stato un sorteggio proprio fortunato.

La lucchese infatti è capitata insieme alla numero uno del mondo Sabalenka, a Rybakina (numero 5) e Zheng (numero 7). Se Rybakina è un punto interrogativo, visti i problemi fisici delle ultime settimane, questo non si può dire per la bielorussa e la cinese. La prima arriva all’ultimo torneo dell’anno da favorita, con due Slam vinti nel 2024 e la vetta del ranking appena conquistata. La seconda invece è reduce da un grande ottobre, in cui ha messo in fila una finale nel Wta 1000 di Wuhan e la vittoria nel Wta 500 di Tokyo. Paolini senza speranze quindi? Non proprio.

La scalata in classifica e le due finali Slam al Roland Garros e Wimbledon hanno dimostrato tutto lo spessore dell’azzurra, il suo essere in grado di giocarsela contro chiunque. Forse la brillantezza non è più quella della prima parte di stagione, ma la sua determinazione è intatta, così come la voglia di continuare a stupire. Rybakina è già stata battuta in due occasioni su quattro precedenti, come anche la Sabalenka. L’unica contro cui il bilancio è nettamente sfavorito è la Zheng: tre a zero nei precedenti. Insomma, la qualificazione è tutto fuorché impossibile. In palio in questo torneo c’è inoltre un record assoluto per il tennis femminile italiano: il numero 3 del mondo. Nessuna azzurra è mai riuscito a salire sul podio mondiale. Un traguardo storico lontano appena 86 punti.

L’altro girone sulla carta appare più incerto, con Swiatek, numero 2 del mondo e campionessa in carica, Gauff, numero 3, Pegula, numero 6, e Krejcikova, numero 12 al mondo, qualificata al posto di Emma Navarro, in quanto vincitrice di uno Slam nell’arco della stagione, a Wimbledon. Il singolare non è l’unico tabellone che vedrà protagonista Jasmine Paolini. L’azzurra giocherà anche il torneo di doppio insieme a Sara Errani. La compagna con la quale in questo 2024 ha vinto gli Internazionali d’Italia, raggiunto la finale al Roland Garros e, soprattutto, conquistato l’oro olimpico a Parigi. Errani che torna alle Finals di specialità dieci anni dopo l’ultima partecipazione con Roberta Vinci. Le due azzurre (teste di serie n. 4) sono state sorteggiate nel girone bianco, insieme alla coppia numero 2 Gabriela Dabrowski/Erin Routliffe, alle numero 5, Caroline Dolehide/Desirae Krawczyk, e a Veronika Kudermetova/Chan Hao Ching, numero 7. L’esordio è previsto domenica contro Dolehide e Krawczyk: le due coppie si sono già sfidate quest’anno a Roma con la vittoria di Paolini-Errani.

Il regolamento delle Wta Finals – Le Wta Finals si giocano con due gironi all’italiana. Le otto partecipanti disputano tre incontri (tutti al meglio dei tre set) che assegnano un punto alla vincitrice. Al termine della fase a gironi, le prime due in classifica accedono alle semifinali incrociate (la prima di un girone con la seconda dell’altro e viceversa). La finale poi assegnerà il Billie Jean King Trophy, che prende il nome dalla giocatrice Billie Jean King.

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