Un 19enne incensurato è morto dopo essere stato colpito questa notte, in piazza Raffaele Capasso, a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. Il ragazzo è stato centrato da un proiettile al culmine di una lite tra gruppi di giovani. Dopo poche ore di indagini i carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura della repubblica per i minorenni a carico di un 17enne napoletano. Il fermo sarà sottoposto alla convalida del giudice per le indagini preliminari. Alla base della violenta lite degenerata forse una scarpa calpestata. Il 19enne, di Casoria, è stato colpito in pieno petto ed è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale del Mare.
La vittima – La vittima si chiamava Santo Romano ed era un calciatore dell’Asd Micri, club che milita nel campionato di Eccellenza Campania, girone A. Romano era uno dei portieri del Micri e in questa stagione ha anche giocato diverse partite da titolare. Il Micri ha sede a Pomigliano d’Arco, ma gioca le sue partite casalinghe nello stadio Borsellino di Volla, comune nel quale risiedeva il 19enne. La vittima non sarebbe stata coinvolta direttamente nelle cause che avrebbero dato origine alla lite sfociata poi nella sparatoria.
I militari dell’Arma hanno sentito alcuni testimoni. C’è chi ha ipotizzato appunto che tutto sarebbe nato da un possibile pestone, che avrebbe originato uno scontro fisico tra due gruppi distinti di giovani, di uno dei quali faceva parte Romano, incensurato, e che sarebbe finito nel mirino di chi ha sparato. Un secondo proiettile ha ferito al gomito un altro 19enne napoletano. Anche lui incensurato, portato in ospedale, non è in pericolo di vita.
Il fermato – Il 17enne fermato per l’omicidio era stato da poco scarcerato dall’istituto penale minorile di Nisida. Gli investigatori stanno cercando riscontri alle dichiarazioni rese da alcuni testimoni: c’è infatti chi ha riferito di avere visto il 17enne sparare subito dopo la lite, da una Smart nera, e chi invece ha detto che il ragazzo sottoposto a fermo si sia allontanato dalla piazza per poi fare ritorno a bordo della Smart nera dalla quale ha poi avrebbe esploso i colpi che hanno raggiunto la vittima e un coetaneo. Molti comunque avrebbero il 17enne premere il grilletto.
Indagini sui post – La procura per i minori svolgerà accertamenti in merito ad alcuni post pubblicati sui social subito dopo l’omicidio. Nei post individuati sono state riconosciute condotte di esaltazione all’uso delle armi, commesse da altri giovani in corso di identificazione. Saranno poste in essere valutazioni anche in ordine alle responsabilità dei genitori.
Il precedente – Un’ipotesi quella della scarpa pestata, che se confermata, ricorda la morte di Francesco Pio Maimone, il 19enne assassinato con un colpo di pistola al petto mentre si trovava vicino a un noto chioschetto del lungomare di Napoli mentre mangiava noccioline poco lontano con i suoi amici. Solo qualche girono fa era stata emessa una sentenza d’appello che aveva ridotto la pena per il custode dell’arma. Secondo gli inquirenti a sparare fu Francesco Pio Valda, il 20enne è sotto processo, davanti alla prima Corte di assise di Napoli, insieme con altri sei imputati tra familiari stretti e amici.
Il sindaco – “La zona è pattugliata. Purtroppo era un episodio che poteva capitare ovunque. Ci dispiace che sia accaduto qui a un giovane di 19 anni, incensurato, alla famiglia del quale non possiamo che porgere il nostro cordoglio. Noi ci stringiamo alla famiglia, ringraziamo le forze dell’ordine che stanno facendo il loro lavoro”, dice Giuseppe Panico, sindaco di San Sebastiano al Vesuvio (Napoli). La piazza è un “punto di ritrovo di giovani” spiega il primo cittadino. “Dopo qualche episodio accaduto in passato e il successivo tavolo per la sicurezza e l’ordine convocato dal Prefetto, è stato rafforzato il pattugliamento. La nostra videosorveglianza funziona e se c’è un reato gli inquirenti subito fanno la loro parte”.
La squadra della vittima – “Una notizia che ti scuote e ti travolge come se fossimo stati catapultati in un incubo. Un figlio Micri, un amico leale e sempre disponibile, un ragazzo buono da esempio per tutti: dai suoi compagni di squadra a tutte le persone che lo conoscevano. La sua pelle e il suo cuore da sempre hanno vestito i nostri colori. Sei stato esempio di vita e coraggio – si legge sulla pagina Facebook dell’Asd Micri Calci – Ricorderemo per sempre l’amore e la passione che ci hai donato in tutti questi anni trascorsi insieme. Vogliamo pensare che hai voluto darci un ulteriore insegnamento. Nel dolore in quanto umani in grado di entrare in sintonia con il dolore altrui, e ci spinge a riflettere, a interrogarci, a ricercare un senso nella perdita. È stato un onore averti nella nostra famiglia e lasci un dolore e un vuoto incolmabile. Ciao Santino, continueremo a volerti bene”.
L’arcivescovo – Bisogna disarmare Napoli. Bisogna disarmare i nostri territori. Bisogna deporre le armi. Fa male. C’è una tristezza impressionante in tutto questo ma non dobbiamo rassegnarci. Non sarà la violenza a vincere” dice con voce sofferta, l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, a margine delle commemorazioni per i Defunti. Parlando della Resurrezione, ha aggiunto che “abbiamo bisogno di questa luce per costruire percorsi nuovi, ma che possano essere davvero percorsi di liberazione, di giustizia, di pace”.
Un’altra sparatoria – Oltre a quella a San Sebastiano, un’altra sparatoria è avvenuta nel centro del capoluogo, in Via Francesco Saverio Correra. Ferito un pregiudicato 44enne che ha raccontato di essere stato avvicinato da due uomini in scooter con volto coperto. Uno di loro gli avrebbe esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro, ferendolo ai glutei e alla gamba. L’uomo è ricoverato presso l’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli e non è in pericolo di vita. Sul caso indagano gli agenti del commissariato di polizia Montecalvario, che hanno raccolto il racconto del 44enne e avviato le indagini. Sempre a Napoli, lo scorso 24 ottobre, un quindicenne incensurato era stato ucciso a colpi di pistola, forse al termine di una lite.
Cronaca Nera
Calciatore 19enne ucciso durante una lite tra ragazzi nel Napoletano. Fermato un 17enne: era stato da poco scarcerato
Un 19enne incensurato è morto dopo essere stato colpito questa notte, in piazza Raffaele Capasso, a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. Il ragazzo è stato centrato da un proiettile al culmine di una lite tra gruppi di giovani. Dopo poche ore di indagini i carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura della repubblica per i minorenni a carico di un 17enne napoletano. Il fermo sarà sottoposto alla convalida del giudice per le indagini preliminari. Alla base della violenta lite degenerata forse una scarpa calpestata. Il 19enne, di Casoria, è stato colpito in pieno petto ed è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale del Mare.
La vittima – La vittima si chiamava Santo Romano ed era un calciatore dell’Asd Micri, club che milita nel campionato di Eccellenza Campania, girone A. Romano era uno dei portieri del Micri e in questa stagione ha anche giocato diverse partite da titolare. Il Micri ha sede a Pomigliano d’Arco, ma gioca le sue partite casalinghe nello stadio Borsellino di Volla, comune nel quale risiedeva il 19enne. La vittima non sarebbe stata coinvolta direttamente nelle cause che avrebbero dato origine alla lite sfociata poi nella sparatoria.
I militari dell’Arma hanno sentito alcuni testimoni. C’è chi ha ipotizzato appunto che tutto sarebbe nato da un possibile pestone, che avrebbe originato uno scontro fisico tra due gruppi distinti di giovani, di uno dei quali faceva parte Romano, incensurato, e che sarebbe finito nel mirino di chi ha sparato. Un secondo proiettile ha ferito al gomito un altro 19enne napoletano. Anche lui incensurato, portato in ospedale, non è in pericolo di vita.
Il fermato – Il 17enne fermato per l’omicidio era stato da poco scarcerato dall’istituto penale minorile di Nisida. Gli investigatori stanno cercando riscontri alle dichiarazioni rese da alcuni testimoni: c’è infatti chi ha riferito di avere visto il 17enne sparare subito dopo la lite, da una Smart nera, e chi invece ha detto che il ragazzo sottoposto a fermo si sia allontanato dalla piazza per poi fare ritorno a bordo della Smart nera dalla quale ha poi avrebbe esploso i colpi che hanno raggiunto la vittima e un coetaneo. Molti comunque avrebbero il 17enne premere il grilletto.
Indagini sui post – La procura per i minori svolgerà accertamenti in merito ad alcuni post pubblicati sui social subito dopo l’omicidio. Nei post individuati sono state riconosciute condotte di esaltazione all’uso delle armi, commesse da altri giovani in corso di identificazione. Saranno poste in essere valutazioni anche in ordine alle responsabilità dei genitori.
Il precedente – Un’ipotesi quella della scarpa pestata, che se confermata, ricorda la morte di Francesco Pio Maimone, il 19enne assassinato con un colpo di pistola al petto mentre si trovava vicino a un noto chioschetto del lungomare di Napoli mentre mangiava noccioline poco lontano con i suoi amici. Solo qualche girono fa era stata emessa una sentenza d’appello che aveva ridotto la pena per il custode dell’arma. Secondo gli inquirenti a sparare fu Francesco Pio Valda, il 20enne è sotto processo, davanti alla prima Corte di assise di Napoli, insieme con altri sei imputati tra familiari stretti e amici.
Il sindaco – “La zona è pattugliata. Purtroppo era un episodio che poteva capitare ovunque. Ci dispiace che sia accaduto qui a un giovane di 19 anni, incensurato, alla famiglia del quale non possiamo che porgere il nostro cordoglio. Noi ci stringiamo alla famiglia, ringraziamo le forze dell’ordine che stanno facendo il loro lavoro”, dice Giuseppe Panico, sindaco di San Sebastiano al Vesuvio (Napoli). La piazza è un “punto di ritrovo di giovani” spiega il primo cittadino. “Dopo qualche episodio accaduto in passato e il successivo tavolo per la sicurezza e l’ordine convocato dal Prefetto, è stato rafforzato il pattugliamento. La nostra videosorveglianza funziona e se c’è un reato gli inquirenti subito fanno la loro parte”.
La squadra della vittima – “Una notizia che ti scuote e ti travolge come se fossimo stati catapultati in un incubo. Un figlio Micri, un amico leale e sempre disponibile, un ragazzo buono da esempio per tutti: dai suoi compagni di squadra a tutte le persone che lo conoscevano. La sua pelle e il suo cuore da sempre hanno vestito i nostri colori. Sei stato esempio di vita e coraggio – si legge sulla pagina Facebook dell’Asd Micri Calci – Ricorderemo per sempre l’amore e la passione che ci hai donato in tutti questi anni trascorsi insieme. Vogliamo pensare che hai voluto darci un ulteriore insegnamento. Nel dolore in quanto umani in grado di entrare in sintonia con il dolore altrui, e ci spinge a riflettere, a interrogarci, a ricercare un senso nella perdita. È stato un onore averti nella nostra famiglia e lasci un dolore e un vuoto incolmabile. Ciao Santino, continueremo a volerti bene”.
L’arcivescovo – Bisogna disarmare Napoli. Bisogna disarmare i nostri territori. Bisogna deporre le armi. Fa male. C’è una tristezza impressionante in tutto questo ma non dobbiamo rassegnarci. Non sarà la violenza a vincere” dice con voce sofferta, l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, a margine delle commemorazioni per i Defunti. Parlando della Resurrezione, ha aggiunto che “abbiamo bisogno di questa luce per costruire percorsi nuovi, ma che possano essere davvero percorsi di liberazione, di giustizia, di pace”.
Un’altra sparatoria – Oltre a quella a San Sebastiano, un’altra sparatoria è avvenuta nel centro del capoluogo, in Via Francesco Saverio Correra. Ferito un pregiudicato 44enne che ha raccontato di essere stato avvicinato da due uomini in scooter con volto coperto. Uno di loro gli avrebbe esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro, ferendolo ai glutei e alla gamba. L’uomo è ricoverato presso l’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli e non è in pericolo di vita. Sul caso indagano gli agenti del commissariato di polizia Montecalvario, che hanno raccolto il racconto del 44enne e avviato le indagini. Sempre a Napoli, lo scorso 24 ottobre, un quindicenne incensurato era stato ucciso a colpi di pistola, forse al termine di una lite.
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“Sevizie e lesioni sul figlio di 5 mesi mentre era ricoverato”, 22enne arrestato a Padova dalla Polizia
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Whashington, 3 mar. (Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump risponde alle critiche per la sua crescente vicinanza alla Russia sulla questione dell'Ucraina, affermando che gli Stati Uniti dovrebbero preoccuparsi "meno" di Vladimir Putin. "Dovremmo dedicare meno tempo a preoccuparci di Putin e più tempo a preoccuparci delle bande di migranti che stuprano, dei signori della droga, degli assassini e delle persone provenienti dagli istituti psichiatrici che entrano nel nostro Paese, così non finiremo come l'Europa!", scrive Trump sulla sua piattaforma Truth Social.
Roma, 2 mar. (Adnkronos) - La capitale si prepara ad accogliere il ‘Resp Festival’, un evento innovativo che promette di trasformare Ariccia in un epicentro di suoni, luci e performance artistiche. Organizzato dal gruppo 06, il Festival si terrà presso il nuovo mega club ‘Factory46’, una struttura di 2.000 mq, (in Via Quarto Negroni 46, Ariccia), dotata di impianto audio all’avanguardia, giardino e zona food. L’evento si svolgerà dal 15 marzo per cinque sabati consecutivi, offrendo un’esperienza sensoriale unica, e rappresentando un nuovo capitolo nella scena della musica elettronica di Roma, portando con sé una ventata di innovazione e sperimentazione.
Il Resp Festival vanta un cartellone con 20 Dj internazionali e italiani, che si esibiranno ogni sabato dalle 23:00 alle 5:00, in un mix di performance dal vivo, spettacoli laser e led wall mozzafiato. Il primo sabato, 15 marzo, vedrà la partecipazione della star internazionale Pablo Say dalla Spagna, insieme alla talentuosa Debora Savasto e Katoff dall’Inghilterra. Tra gli altri protagonisti ci saranno Manuel Le Saux e Sygma, DJ e producer resident del festival. I tanti artisti porteranno sul palco una varietà di stili e influenze, creando un’esperienza sonora unica e coinvolgente.
“Siamo incredibilmente entusiasti di presentare il Resp Festival. Questo evento rappresenta un’opportunità unica per esplorare nuove frontiere della musica elettronica e delle arti visive. Miriamo a creare un’esperienza dinamica e coinvolgente per tutti i partecipanti. Abbiamo lavorato duramente per portare artisti di fama internazionale e talenti emergenti, creando un programma che celebra la diversità e l’innovazione. Non vediamo l’ora di condividere questa avventura con il nostro pubblico e di vedere come il Festival contribuirà a far crescere la scena culturale romana e non solo”, ha spiegato Sergio Serafini, organizzatore del Resp Festival e fondatore del gruppo 06.
Dopo l’inaugurazione del 15 marzo, si prosegue sabato 22 marzo con un evento misterioso e imperdibile, ‘Top Secret’. Poi sabato 29 marzo, si terrà una serata dedicata alle donne DJ, con la partecipazione di Alessandra Roncone, Las Mellizas, Francesca Fagiani, Kalhea e Consuelo. Sabato 5 aprile, sarà ‘La notte House of Vibe’ con il leggendario Joe T. Vannelli e Kristine.
Mentre sabato 12 aprile ci sarà il gran finale con la crew dell’Insomnia Discoacropoli d’Italia di Pisa, guidata dal fondatore Antonio Velasquez e DJ come Gabry Fasano, Alessandro Tognetti, Antonio Marki, Sandro Vibot e Riccardo Brush. Il Resp Festival non è solo un evento musicale, ma anche un’occasione per esplorare nuove forme di espressione artistica e per abbattere le barriere, connettendo presente e futuro, radici e prospettive. Inoltre il Festival si propone come un punto di incontro per artisti e pubblico, promuovendo la condivisione, il movimento e l’ascolto.
Il festival è accessibile con un unico biglietto Full Pass da € 69,90 per tutte le cinque serate, acquistabile online su Xceed. Non manca anche l’aspetto della solidarietà e della cultura. In collaborazione con Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo), il Festival avrà anche una componente solidale, con l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere il valore del dono del midollo osseo. Ogni serata vedrà anche la presentazione di libri da parte di giovani scrittori emergenti. Inoltre il festival sarà molto attento anche alla sicurezza e garantirà un’esperienza senza preoccupazioni, grazie ai servizi navetta gratuiti per raggiungere la location in totale tranquillità.
Milano, 2 mar. (Adnkronos) - Altra sconfitta per il Milan di Conceicao con una diretta concorrente per l'Europa. Dopo il ko con il Bologna nel recupero, i rossoneri escono sconfitti da San Siro anche con la Lazio, per 2-1 in una gara folle, decisa al 98' da un calcio di rigore realizzato da Pedro, dopo che Chukwueze aveva riportato in parità la sfida pareggiando il gol di Zaccagni, con i rossoneri in dieci uomini per l'espulsione di Pavlovic. I rossoneri scivolano così in nona posizione, superati anche dalla Roma, mentre la Lazio sale a 50 punti e si riprende la quarta posizione, ai anni della Juventus impegnata domani con il Verona, e si avvicina all'Atalanta terza a 55 punti.
Conceiçao per la sfida interna, con la Curva che è entrata a gara iniziata per protesta, conferma nove undicesimi della formazione scesa in campo dal 1' contro il Bologna. Inserisce Gabbia al posto di Thiaw al centro della difesa e Pulisic per Joao Felix nel tridente offensivo con Leao e Reijnders alle spalle di Gimenez. In mezzo al campo Musah e Fofana, sugli esterni Jimenez a destra con Theo Hernandez a sinistra. Baroni, invece, deve rinunciare a Castellanos e Romagnoli e in difesa schiera Gila con Gigot davanti a Provedel. Sugli esterni Marusic e Nuno Tavares, con Rovella e Guendouzi a centrocampo, mentre in avanti Tchaouna, con Dia, Isaksen e Zaccagni a supporto.
La Lazio parte subito forte e al 3' Rovella serve Dia che scatta sul filo del fuorigioco ma viene fermato da intervento prodigioso di Maignan. Un minuto dopo sul cross di Nuno Tavares dalla sinistra, svetta Dia di testa ma non inquadra la porta. Poi al 6' tocca a Nuno Tavares a rendersi pericoloso ma Pavlovic sbroglia. Al 12' Isaksen fa partire un violento sinistro dalla distanza, ma la palla sfiora il palo alla sinistra di Maignan. Il Milan reagisce nel momento in cui i tifosi rossoneri fanno il proprio ingresso in curva Sud ma non basta. Al 19' Leao viene pescato al limite dell'area laziale e imbuca per Reijnders, bravo nel centrare la porta in caduta ma non abbastanza da impensierire Provedel. La Lazio riprende ad offendere e al 28' passa: Tchaouna tocca per Marusic che impegna Maignan con il destro in diagonale, sulla respinta arriva Zaccagni che insacca in spaccata con il sinistro per l'1-0. Dopo la rete ospite, Conceiçao si gioca subito la carta Joao Felix per provare a dare la scossa decisiva, ma nel finale Zaccagni va vicinissimo al raddoppio con un destro al volo, fuori di un soffio.
A inizio ripresa il tecnico rossonero fa uscire Jiménez per mettere dentro Walker, ma la Lazio continua a rendersi pericolosa. Al 50' ennesima ripartenza con Nuno Tavares che serve Gigot al centro dell'area ma il difensore biancoceleste calcia debolmente e Maignan blocca. Al 51' Pulisic serve Joao Felix che sii gira e calcia di prima intenzione ma manda di poco sopra la traversa. La gara è aperta e la Lazio al 54' sfiora il bis con Zaccagni: Guendouzi serve il compagno che rientra sul destro e calcia a giro ma manda la palla fuori di pochissimo. Al 55' ancora Joao Felix protagonista, poi la palla arriva a Pulisic che non trova la porta da pochi passi.
Il Milan rischia, si sbilancia e la squadra di Baroni affonda ancora al 58' con Gila che in girata di sinistro spedisce il pallone sopra la traversa. La partita si complica ulteriormente per il Milan al 67': recupero di Guendouzi al limite della propria area e palla per Isaksen che scappa via a Pavlovic che lo stende e per l'arbitro Manganiello è rosso diretto per il giocatore serbo. Milan in dieci e sotto di un gol. Al 71' punizione tagliata di Nuno Tavares dalla sinistra, Maignan non ci arriva e Theo Hernandez rischia l'autorete, poi la difesa rossonera spazza via.
il Milan con le poche energie rimaste prova a raggiungere il pari che arriva un po' a sorpresa all'84' con Chukwueze che di testa trova l'angolino sul cross morbido di Leao sul secondo palo per l'1-1. I rososneri provano anche a vincerla ma la Lazio non ci sta e all'86' Dia serve Isaksen che controlla al limite e calcia in porta col destro, ma Maignan non si fa sorprendere e blocca. Finale concitato che si decide al 98' grazie a Pedro che realizza su calcio di rigore il gol vittoria del 2-1 dopo l'on field Review con Manganiello che assegna il penalty per il fallo di Maignan su Isaksen. Pedro glaciale spiazza il francese e stende il Milan, alla terza sconfitta consecutiva e in piena crisi con Conceicao sempre più in bilico.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - "Il vertice di Londra di oggi ha dimostrato che la posizione assunta da Giorgia Meloni in questi giorni è ampiamente condivisa, da Starmer a Tusk a molti altri leader. Quando Giorgia Meloni dice che le due sponde dell’Atlantico non devono dividersi, questo è proprio uno dei messaggi forti che arrivano da Londra". Lo ha detto l’europarlamentare di Fratelli d’Italia- Ecr Carlo Fidanza, capo delegazione del partito a Bruxelles, intervenendo in studio a '4 di sera' su Rete 4.
"E’ importante la posizione espressa dal premier italiano per cui vanno tenuti uniti gli USA e l’Europa. Da 75 anni la Nato garantisce la sicurezza dell’Europa, quindi prima di ragionare di soluzioni anche un po’ avventuristiche fuori dalla cornice Nato, occorre fare ogni sforzo possibile, tenendo gli Usa dentro al tavolo della trattativa sull’Ucraina -ha aggiunto-. Senza la deterrenza militare della Nato, e quindi senza la presenza degli Usa, è impensabile dare reali garanzie di sicurezza all’Ucraina. Una sicurezza che l’Europa da sola non è in grado di garantire e che serve anche per evitare che la Russia faccia ciò che ha fatto con l’Ucraina con altri Stati europei”.
Roma, 2 mar. - (Adnkronos) - Appello per una giovane 26enne di origini siriane scomparsa da Latina ieri. Ayah Krdi, si legge su post dell'associazione Penelope Lazio (associazione nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse Odv), "si è allontanata da casa per recarsi alla casa di riposo Sasn Francesco di Latina. Era a piedi, con il cellulare. Potrebbe trovarsi presso stazioni di autobus o metro".
L'appello continua dando una descrizione della giovane: "è alta 1,64 mt, corporatura media, indossa un velo nero come copricapo, una giacca di colore nero e grigio, jeans, scarpe da ginnastica bianche ed ha una borsa nera. Potrebbe avere bisogno di aiuto", chiude l'appello dell'associazione pubblicando anche una foto della giovane.
Roma, 2 mar. - (Adnkronos) - L'ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino ha chiesto di poter accedere al regime di semilibertà. Nel 2017 era stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per il naufragio della nave da crociera avvenuto nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012 davanti all'isola del Giglio provocando 32 vittime e centinaia di feriti. Schettino ha maturato il termine che gli consente di accedere alle misure alternative al carcere avendo già scontato la metà della pena. L'udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza di Roma si terrà martedì 4 marzo.
Schettino, recluso nel carcere romano di Rebibbia, beneficia attualmente di 45 giorni all'anno di permessi ottenuti grazie alla buona condotta mantenuta nel carcere romano. L'ex comandante della Costa Concordia tre anni fa aveva ottenuto la possibilità di lavorare in carcere e gli era stato affidato il compito di contribuire alla digitalizzazione dei documenti giudiziari della strage di Ustica e della strage di via Fani a Roma con il sequestro e l'omicidio dello statista democristiano Aldo Moro.
Una delle persone sopravvissute al naufragio, Vanessa Brolli, 27 anni, che era in vacanza sulla Costa Concordia con i fratelli, i genitori e altri parenti per festeggiare i 50 anni di matrimonio dei nonni, ha dichiarato una volta appreso la notizia: "Dispiace sapere che potrebbe tornare a casa. Schettino deve pagare per le sue colpe. A prescindere dalla decisione dei giudici siamo certi che Schettino vivrà il resto dei suoi giorni con addosso il peso di questa tragedia. Questa è la più grande pena per lui. Anche se dovesse uscire dal carcere, dovrà convivere con questa colpa per tutta la vita".
Roma, 2 mar (Adnkronos) - "Ursula Von der Leyen dice che è 'urgente riarmare l’Europa', Macron parla di 'invio di truppe' in Ucraina. Per la Lega invece è urgente lavorare per la Pace. L’Occidente intero ha il dovere di evitare a tutti i costi il rischio di una Terza Guerra Mondiale, bene fa il governo italiano a cercare di tenerlo unito e il presidente Trump, con responsabilità e pragmatismo, a spingere tutti in questa direzione". Lo scrive la Lega in un post sui social.