BOLOGNA - 2/9
È uno dei più importanti artisti del Novecento e negli anni sta riscuotendo sempre più successo sia dal pubblico sia dalla critica. Bologna gli dedica per la prima volta una grande antologica, prodotta da Arthemisia. Si tratta di “Antonio Ligabue – la grande mostra” e a Palazzo Albergati, ci saranno oltre 100 opere, molte inedite. È un percorso espositivo ricco di disegni e sculture per rivivere tra paesaggi, animali, scene di vita quotidiana e intensi autoritratti il genio di un pittore tanto visionario quanto isolato dalla società. Nell’infanzia l’artista ha anche vissuto il dolore del ricovero psichiatrico.
Ad ingresso gratuito, ma sempre a Bologna, va in scena la pittura tra simbolismo e metafisica. Fino al 18 gennaio 2025, al Museo d’impresa del Gruppo Unipol è allestita la mostra “Filippo de Pisis. Nascita di un quadro”. Protagonista italiano dell’arte del Novecento, de Pisis è un raffinato pittore e letterato, per questo la mostra – a ingresso libero – accosta ai suoi dipinti dei suoi brani letterari, poetici e critici. “Abbiamo lavorato tenendo insieme la parola e l’immagine. Leggendo le sue confessioni, le sue memorie abbiamo cercato l’intimo segreto degli scritti – spiega a Ilfattoquotidiano.it Ilaria Bignotti, curatrice -. La mostra è suddivisa in sei sezioni, sei temi o meglio ossessioni. C’è il tema degli interni, delle marine, dei fiori, personificazione del suo sentire e degli animali che evidenziano la sua empatia. Vogliamo raccontare la complessità di de Pisis. Ogni quadro è epifania di un pensiero. Per capirci: non c’è solo il quadro bello, ma oltre ad esso si celano aspetti come la malinconia, l’attesa dell’amore, la tensione all’essere riconosciuto”.