ROMA - 5/9
La capitale celebra il primo anniversario dalla sua scomparsa con la più grande mostra mai realizzata in Italia. “Botero” è il titolo della personale a Palazzo Bonaparte visitabile fino al 19 gennaio. Sono allestiti più di 120 capolavori tra cui inediti eccezionali, esposti per la prima volta al mondo, come la Menina (After Velazquez) e Omaggio a Mantegna, che si riteneva perduto. Lo spettatore si immergerà nel mondo esuberante e magico dell’artista colombiano. Una carriera lunga sessant’anni raccontata dalla figlia, Lina Botero, curatrice, e da Cristina Carrillo de Albornoz, grande esperta della sua opera. L’artista dalle “sontuose rotondità” è in mostra con i temi a lui più cari come l’amata America Latina, il circo, la religione, la mitologia, la natura morta e la corrida.
Roma è anche sede della personale di Pietro Ruffo, intitolata “L’ultimo meraviglioso minuto“. Curata da Sébastien Delot, direttore della collezione del Museo Nazionale Picasso di Parigi, la mostra rappresenta un viaggio nello spazio e nel tempo che termina con un grande omaggio alla città di Roma. A Palazzo Esposizioni, fino al 16 febbraio, Ruffo indaga il tema attuale del rapporto tra essere umano e pianeta attraverso più di 50 opere. Una riflessione sul tempo prima della venuta dell’uomo, poi nella preistoria con gli ominidi di Neanderthal, infine con l’arrivo della civiltà partendo dalla fondazione di Roma in avanti. Un viaggio alla ricerca della meraviglia, con le opere di un artista contemporaneo che vanta l’aver arricchito prestigiose collezioni, dai Musei Vaticani, al MAXXI e alla Deutsche Bank Foundation.