Tra una polemica politica e una “giudiziaria” il caso dei migranti “portati” in Albania, per poi essere ritrasferiti in Italia, potrebbe avere anche un risvolto giudiziario contabile per un potenziale danno all’Erario per gli stanziamenti del governo per l’operazione. Prima della bufera sulla spesa di quasi 9 milioni di euro per il vitto e alloggio degli agenti, sul tavolo dei magistrati della Corte dei Conti sono arrivati due esposti presentanti da parlamentari di Italia Viva e M5s e riguardano proprio i costi sostenuti per il trasferimento di 16 migranti nelle strutture del paese balcanico, alla metà dello scorso mese. I giudici non aveva convalidato il trattenimento dei migranti, provocando quindi il rientro in Italia.
Nel question time del 21 ottobre il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, aveva dichiarato: “La nave che abbiamo utilizzato” per trasferire i migranti in Albania “è della Marina Militare, ha comunque dei costi di esercizio. Vi daremo conto di quanto ci costa il trasferimento dei migranti che arrivano e che noi distribuiamo tutti i giorni in tutta Italia, e quanto ci costa l’accoglienza”. “Noi vogliamo arrivare a una maggiore appropriatezza della spesa, che ogni anno è di 1 miliardo e 600 milioni di euro, per persone che per il 60-70% si vedono respingere poi la domanda di protezione internazionale”, ha sottolineato, evidenziando che “anche quando vengono portati” in altri posti il trasferimento ha un costo.
“Gli italiani sui Cpr in Albania, voluti dalla premier Meloni, valutino attentamente questi numeri: 1 miliardo di euro per realizzarli e gestirli per i prossimi 5 anni, ovvero 550.000 euro al giorno, di cui 138.000 solo per i funzionari che faranno avanti e indietro dall’Italia, 300 agenti della Polizia di Stato sottratti al contrasto della criminalità organizzata e al controllo del territorio. Insomma sperpero di risorse pubbliche e dispendio di risorse umane per ‘finanziare’ la propaganda della premier – dichiara il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli – Il tanto decantato ‘modello Albania’ è solo un grande bluff. Come Alleanza Verdi e Sinistra, continueremo ad opporci in ogni sede a questa Guantanamo italiana”.
“I centri per migranti in Albania sono costosi, disumani e contrari al diritto europeo. Nonostante questo il governo italiano continua ad andare avanti aprendo deliberatamente uno scontro con la magistratura e buttando a mare centinaia di milioni di euro dei cittadini italiani. Ci opporremo in tutti i modi a questo scempio” dichiara in una nota il segretario di +Europa Riccardo Magi.
Intanto la nave Libra è già pronta per tornare operativa. La nave della Marina sta raggiungendo in queste ore il Mediterraneo Centrale, dove sarà operativa nei prossimi giorni in attesa di indicazioni dal governo. L’obiettivo è monitorare il flusso di arrivi di migranti di per poi accoglierli a bordo e organizzare un nuovo trasferimento nell’hotspot, per quelli che rientrano nelle categorie previste dal protocollo con il governo di Tirana.