Il cancelliere Olaf Scholz è allarmato per lo stato di crisi in cui versa il suo governo e vuole vedere i colleghi, il vicecancelliere verde Robert Habeck e il ministro delle Finanze Christian Lindner, in incontri ristretti a tre prima di un vertice di coalizione che si terrà mercoledì prossimo. Lo scrive Spiegel online, mentre secondo Bild am Sonntag “la coalizione di governo è sul baratro”. In Germania circolano da settimane notizie su un possibile crollo del governo con un ritorno anticipato alle urne, che avrebbe addirittura già una data, il 9 marzo. Tuttavia i vertici dei socialdemocratici e dei verdi hanno ribadito di voler tenere fede alla coalizione. Al momento, in attesa di possibili sorprese, risulterà fondamentale l’approvazione definitiva del bilancio, prevista per il prossimo 14 novembre.
Ad inasprire la situazione già tesa all’interno della ‘coalizione semaforo’ (Spd, Verdi e Fdp) c’è stata la fuga di notizie sul documento di 18 pagine redatto dal ministro Lindner, leader dei liberali dell’Fdp, sulla linee guida della politica economica del governo, riservato a Scholz e Habeck ma poi divenuto pubblico. Il documento sulla “svolta economica in Germania” – sottotitolo “Disegno per la crescita e la giustizia generazionale” – è all’insegna dell’austerità e del neoliberismo spinto e contiene progetti sulle iniziative per il clima e sui sussidi sociali che contrastano nettamente con le posizioni di Verdi e Spd.
I socialdemocratici dell’Spd, tramite la presidente Saskia Esken, hanno spiegato che i piani di Lindner “non possono essere implementati nella coalizione”. Esken ha poi ammesso che “non si può negare che nella coalizione la casa è in fiamme“. Allo stesso tempo, la presidente Spd ha affermato che “Nessuno vuole azzardare una previsione per il momento su quando si terranno esattamente le prossime elezioni federali”. L’Fdp considera il documento di Lindner la condizione fondamentale per un possibile proseguimento della coalizione di governo. I conservatori di Cdu e Csu hanno lodato l’iniziativa del leader dell’Fdp e il governatore bavarese Markus Soeder ha chiesto che si vada immediatamente a nuove elezioni.
C’è chi, negli ambienti politici a Berlino, ha definito il documento di Lindner come il ‘documento del divorzio‘, ricordando quanto avvenne nel 1982, quando il ministro dell’economia dell’Fdp, Otto Graf Lambsdorff, presentò una “proposta per superare la debole crescita e combattere la disoccupazione” che portò alla disgregazione della coalizione social-liberale. Al momento però, una rottura non sembrerebbe particolarmente vantaggiosa per l’Fdp, che nei sondaggi è intorno al 4% e rischia di restare fuori dal Bundestag.
L’obiettivo del cancelliere nei prossimi giorni è fare chiarezza, scrive lo Spiegel, e verificare se la coalizione semaforo potrà ancora governare assieme. Non ha aiutato il fatto che martedì scorso Scholz abbia convocato un vertice dell’industria senza invitare i ministri alleati. Nello stesso giorno Lindner ha tenuto una sorta di “controvertice“. “Vediamo con preoccupazione gli sviluppi dell’economia in Germania”, ha detto incontrando la stampa subito dopo. “Sarebbe bene che il governo avesse una linea unica”.