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“Non viaggio mai in aereo con il reggiseno, mi piace così, ma gli altri passeggeri si lamentano e gli assistenti di volo mi hanno ordinato di coprirmi”: lo sfogo di Victoria Unikel

Un look audace che, unito alla sua abitudine di profumarsi abbondantemente durante il volo, scatena spesso le ire degli assistenti di volo e dei passeggeri

di F. Q.
“Non viaggio mai in aereo con il reggiseno, mi piace così, ma gli altri passeggeri si lamentano e gli assistenti di volo mi hanno ordinato di coprirmi”: lo sfogo di Victoria Unikel

Victoria Unikel, imprenditrice e ex modella, non passa inosservata quando viaggia in aereo. Leggings attillati, top scollati e… niente reggiseno. Un look audace che, unito alla sua abitudine di profumarsi abbondantemente durante il volo, scatena spesso le ire degli assistenti di volo e dei passeggeri. È stata lei stessa a raccontarlo, in un lungo sfogo ai microfoni del Daily Mail, in cui ha spiegato di farlo per il marito Gene Avakyan. “Pianifico cosa indossare in aeroporto settimane in anticipo”, confessa la 46enne al Mail. “Di solito scelgo abbigliamento sportivo firmato, leggings attillati o pantaloncini per far risaltare il sedere. Non lasciano molto all’immaginazione. Di certo creano un effetto seconda pelle”. E il reggiseno? “Non viaggio mai con il reggiseno”, rivendica con sicurezza. “Penso che la gente abbia un problema con questo. I miei top sono spesso un po’ trasparenti, è vero, ma non vedo il problema. Su un volo di otto ore, chi vuole indossare un reggiseno?”.

Victoria, che viaggia spesso per lavoro, mette il comfort al primo posto e rivendica il diritto di mostrare il proprio corpo: “Non capisco perché le donne dovrebbero essere costrette a sentirsi a disagio solo per evitare che i loro capezzoli siano visibili”, incalza. “Siamo nel 2024. Dovrei poter mostrare il mio seno”. La sua scelta di stile, però, non è sempre ben accolta, anzi: “Di recente, un’assistente di volo mi ha ordinato di coprirmi un po’“, racconta Victoria. “Ha cercato di dire che potevo avere freddo, ma so che era perché i miei vestiti erano piuttosto rivelatori. Avevo una giacca nel bagaglio a mano, ma non pensavo che ciò che indossavo fosse inappropriato”.

Oltre al look audace, Victoria è nota anche per il suo uso abbondante di profumo durante i voli. “Se devo sedermi in un aereo affollato e sudato per ore, non voglio puzzare”, spiega. “Di solito mi rinfresco con il profumo ogni ora”. Neanche a dirlo, anche qui non mancano le critiche: “Di solito mi lanciano sguardi infastiditi e alcuni si sono persino lamentati con gli assistenti di volo per l’intensità del profumo“, racconta Victoria. “Una volta una donna mi ha chiesto di smettere perché continuava a starnutire, e allora l’ho fatto. Ma altre persone sono davvero maleducate. Chiaramente non hanno buon gusto”. Una volta, però, ci ha pensato il destino ad intervenire: come lei stessa ha confessato, è capitato che confiscassero il suo amato profumo di Givenchy da 400 sterline durante i controlli in aeroporto. Che dire, dove non arriva il buon senso, ci pensa il karma.

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