“I pronunciamenti si risolvono nelle aule giudiziarie. Noi troviamo singolare dato che noi stiamo anticipando una regola europea che sarà cogente nei paesi di primi ingresso. Non vedo perché questo progetto non dovrebbe proseguire. Le tempistiche sono molto condizionate dalle presenze in mare, non gestiamo noi ma spesso sono gestite dai trafficanti di esseri umani, cercheremo di adattare tutto ai tempi”. Lo ha dichiarato il ministro degli Interni Matteo Piantedosi a margine dell’incontro per la riunione ministeriale dello sviluppo urbano sostenibile del G7 a Roma. Parole che arrivano nel giorno della bocciatura da parte del Tribunale di Catania del decreto sui Paesi sicuri