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Alex Britti spiato dalla banda di hacker dell’agenzia Equalize: “Lo abbiamo fermato in Stazione a Milano. Poteva avere qualcosa addosso, ma c’è andata male”

Il cantautore si stava separando da sua moglie ed era in corso una causa difficile per l'affidamento del figlio Edoardo

Molteplici le audizioni e gli interrogatori dell’indagine coordinata dalla Dda di Milano e dalla Dna su una imponete attività di “dossieraggio”, che aveva come base gli uffici di Equalize, amministrata dall’ex ispettore di polizia Carmine Gallo, che si serviva dell’esperienza informatica di Nunzio Samuele Calamucci, e il cui titolare era Enrico Pazzali, che si è autosospeso dalla carica di presidente di Fondazione Fiera, e che è ora tra i circa 60 indagati. Una maxi consulenza affidata a una squadra speciale di carabinieri del Ros, alla quale toccherà analizzare la mole dei documenti cartacei e informatici, il contenuto di pc cellulari e chiavette sequestrati alla presunta rete di cyber spie.

Dalle migliaia di pagine degli atti dell’inchiesta emerge anche il nome di Fulvio Pravadelli, ex di Publitalia e direttore della Veneranda Fabbrica del Duomo, che avrebbe cercato di raccogliere notizie compromettenti sul cantautore Alex Britti. È il padre di Nicole Pravadelli, ex compagna di Alex Britti e madre di suo figlio. L’uomo si sarebbe rivolto a Equalize per mettere in difficoltà il cantautore nel corso della difficile causa di separazione con l’ex moglie e per l’affido del figlio Edoardo.

Per questo, raccontano le carte, è stata tesa una “trappola” a Britti e suo un amico. “Noi li abbiamo fatti anche fermare quando sono arrivati qua in stazione centrale” con un controllo di Polizia, racconta Gallo, “perché ci siamo inventati che potevano avere, non lui eh, quell’altro qualcosa!”.

Aggiunge Calamucci: “Qualcosa addosso…e invece c’è andata male! Ci hanno chiesto di trovare qualunque cosa che possa mettere in cattiva luce Britti, stiamo verificando i suoi precedenti, anche quelli di polizia. Sai, mi risulta che ha una roba vecchia del 1991 per droga: era detenzione ai fini di spaccio. Lo sapete no?“. E, stando sempre quanto riporta La Verità, Calamucci spiega: “Per la sua ex suocera sapere che è stato implicato in una cosa del genere sarebbe oro”.

Calamucci ha poi aggiunto che ci sarebbe stato un incontro tra l’inviato di Striscia la Notizia, Vittorio Brumotti, e Britti: “Brumotti l’ha beccato in una festa, lo ha fatto parlare tra una battuta e l’altra, un po’ in confidenza. Alla fine, ha registrato tutto. E ora abbiamo quel materiale, una registrazione che può essere utile per agitare un po’ Alex”. In realtà l’artista non avrebbe confessato proprio nulla ma solo che qualche volta di far uno di uno “spinello “per calmarsi prima dei concerti”. Assolutamente nulla di rilevante.