Real Madrid-Milan “è una partita speciale visti i miei trascorsi, ma capirete che parlare di calcio in questo momento è molto complicato, così come giocare a calcio”. Carlo Ancelotti interviene ai microfoni di Sky Sport alla vigilia della sfida di Champions League contro i rossoneri di Paulo Fonseca. Ma il suo pensiero non è al match in programma martedì sera al Santiago Bernabeu. “Siamo tristi e siamo tutti vicini alla gente di Valencia“, dice il tecnico italiano, ricordando l’alluvione che ha devastato parte della Spagna e che ora sta minacciando Barcellona.
“Noi siamo parte di questo paese e questo ci colpisce molto. Per questo cercherò di avere una conferenza il più sensibile possibile, perché non ho alcuna voglia di parlare di calcio”, ha aggiunto Ancelotti in conferenza stampa. “È una partita speciale per me, mi piacerebbe parlarne, ma per rispetto di tutti vorrei parlare il meno possibile“, ha detto Ancelotti. “La testa è sul nostro lavoro. Ovviamente ci colpisce, ciò che è successo è incredibile e terribile. Abbiamo preparato la partita perché siamo professionisti. Tutti siamo stati chiari, nessuno avrebbe voluto giocare ma non decidiamo noi”, il pensiero del tecnico. Che ha proseguito: “Il calcio è una festa. E tu festa la puoi fare quando stai bene, quando la tua famiglia sta bene, quando tutti stanno bene. Quando la gente non sta bene non si può fare festa. Il calcio per me deve fermarsi, perché il calcio è la cosa più importante ma anche la meno importante“.
“Ci sono molti modi per aiutare. Il calcio doveva fermarsi questo fine settimana e doveva aiutare“, ha detto ancora l’allenatore del Real Madrid parlando in conferenza stampa e in riferimento alle polemiche per la decisione della Liga spagnola di far giocare 8 delle 10 partite in programma. “Ma non possiamo prendere decisioni. Non siamo noi i responsabili”, ha concluso Ancelotti. Che parlando a Sky Sport ha analizzato parzialmente la partita contro il Milan: “Non è partito bene ma è sempre molto pericoloso, perché ha qualità davanti e potenziale. Forse non è ancora riuscito a tirare fuori tutto il suo potenziale, ma c’è e dobbiamo essere pronti a giocare una partita difficile”. E sul momento del suo Real Madrid, Ancelotti ha spiegato: “Noi non abbiamo mai avuto una identità chiara e non la vogliamo avere, adattiamo il nostro gioco alle caratteristiche dei calciatori che abbiamo. Non abbiamo fatto il massimo fino ad adesso, andrebbe trovata un po’ più di continuità e piano piano la troveremo“.