Può un motore, un semplice motore, esaltare il bello di ciò che lo circonda? Nel caso delle Mazda 3 e CX-30 Model Year 2025, il cui fascino riempie gli occhi di chi si mette alla guida, si. Se poi il motore in questione è una delle solite ingegnose soluzioni degli ingegneri made in Japan, capaci […]
Può un motore, un semplice motore, esaltare il bello di ciò che lo circonda? Nel caso delle Mazda 3 e CX-30 Model Year 2025, il cui fascino riempie gli occhi di chi si mette alla guida, si. Se poi il motore in questione è una delle solite ingegnose soluzioni degli ingegneri made in Japan, capaci ridurre i consumi, senza perdere nulla della performance e migliorare il piacere di guida, la bellezza di attraversare il paradiso in terra della Sicilia orientale, quella che da Catania attraversa tutta la Val di Noto per arrivare nell’epicentro isolano del barocco, si trasforma in divertimento allo stato puro.
Certo, parlare della filosofia Mazda del rightsizing, con il suddetto motore e-Skyactiv G da 2,5 litri per 140 cv e 238 Nm di coppia a 3.300 giri/min, non è facile di fronte alla mostra del Caravaggio siciliano e dei suoi discepoli. Ma il percorso effettuato nell’entroterra con entrambe i modelli del test è stato l’ideale per comprendere la maggiore reattività del nuovo propulsore, rispetto all’e-Skyactiv-G da 2 litri e 122 cv. Con tanto di consumi ridotti – meno 1,65% nel misto e -7,1% in autostrada – e grande prontezza anche ai regimi bassi. Comportamento figlio di una combustione più efficiente, di un rapporto di compressione che arriva a 13:1 e di una lubrificazione sofisticata che riduce gli attriti. Al resto pensa il sistema M-hybrid, il mild hybrid di Mazda che gestisce al meglio l’energia e velocizza l’innesto delle marce con la sincronizzazione del regime motore, mentre la disattivazione dei cilindri (2 su 4) ottiene il massimo rendimento a quei regimi bassi di cui sopra.
Insomma, l’introduzione al bello è arrivata attraverso l’esibizione di due vetture portate al top della raffinatezza costruttiva, qualcosa che sa di artistico, al punto che l’insonorizzazione è sembrata quasi totale, a prescindere dal modello. Con la Mazda 3 decisamente più agile con il suo baricentro basso tra le curve, dove comunque la CX-30 è riuscita a far valere il suo notevole equilibrio da crossover medio agevolato dalla tecnologia del G-Vectoring Plus, capace di ridurre davvero al minimo di spostamenti del posteriore anche ad alta velocità. Una sorta di connessione totale con l’asfalto di cui il guidatore può solo godere in termini di controllo e sicurezza.
E senza dimenticare da una parte un pacchetto di ausili alla guida (ADAS) sempre più completo per una guida autonoma di secondo livello tra cruise control adattivo, frenata automatica d’emergenza e mantenimento della carreggiata. Dall’altra che il comportamento stradale delle due vetture non cambia sia con il cambio automatico che con quello manuale entrambe a sei rapporti.
L’altra novità a bordo delle due best seller di Mazda è la presenza dell’assistente vocale Alexa integrata tutto su uno schermo TFT più ampio da 10,25”. Alexa consente di gestire con i controlli vocali la climatizzazione, la direzione dei flussi dell’aria, sbrinatore e riscaldamento sedili , oltre che la domotica. Un plus che va ad aggiungersi ad una connettività di avanguardia con Apple CarPlay e Android Auto. Notevole anche il sistema audio, il Mazda Harmonic Acoustics, con woofer nei parafanghi o integrate nelle portiere, per un sound da hi-fi domestico.
A livello di gamma, è confermata la motorizzazione e-Skyactiv X da 186 cv. Mentre la trazione integrale i-Activ AWD è su richiesta. Non mancano le edizioni speciali Homura e Nagisa, che si differenziano per cerchi in lega neri da 18 pollici, retrovisori e griglia nera, e interni. Più sportiva l’Homura, fascino retrò per la Nagisa. Quattro le versioni base a listino: Prime Line, Centre Line, Exclusive Line, e Takumi. Mazda 3 parte da 27.350 euro e CX-30 da 27.950 euro.