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Ucraina: “Scontri a fuoco tra le nostre truppe e quelle inviate dalla Corea del Nord nel Kursk”

Le forze di Kiev hanno avuto uno scambio a fuoco con le truppe inviate dalla Corea del Nord nella regione russa di Kursk, vicino al confine con l’Ucraina. Lo scrive su Telegram il capo del Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale di Kiev, Andriy Kovalenko, scrive il Kyiv Independent. “Le prime truppe nordcoreane sono già state colpite a Kursk”, ha detto Kovalenko. La regione è stata teatro di pesanti battaglie da quando l’Ucraina ha lanciato un’offensiva all’inizio di agosto. Mosca ha schierato truppe nordcoreane nell’Oblast di Kursk per rinforzare le difese lì, mentre le sue unità più esperte continuano ad avanzare nell’est dell’Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che se l’Ucraina avesse il permesso di utilizzare armi occidentali a lungo raggio sul territorio russo, potrebbe colpire preventivamente “ogni accampamento” in Russia in cui si stanno radunando le truppe inviate da Pyongyang. Di recente, Kiev ha lanciato avvertimenti secondo cui lo spiegamento di truppe nordcoreane in combattimento è solo questione di giorni. L’Ucraina ritiene che la Russia si stia preparando a inviare 12 mila soldati nordcoreani per unirsi alla sua guerra, comprese le forze speciali.

Nel frattempo prosegue quella che le alte gerarchie militari di Kiev definiscono la “più potente offensiva russa” dall’inizio della guerra, mentre la Russia ha reso noto di aver conquistato altri insediamenti sulla linea del fronte orientale. Il capo di stato maggiore dell’esercito, Oleksandr Syrsky, ha affermato che la situazione in prima linea “resta difficile” e che alcune aree “richiedono un costante rinnovo delle risorse” in una dichiarazione su Telegram. Le forze di Kiev, ha aggiunto, stanno “frenando una delle più potenti offensive russe dall’inizio dell’invasione su vasta scala”. Nel fine settimana, la Russia ha rivendicato la conquista di due insediamenti nella regione di Donetsk: Kurakhivka e Vyshneve, notizia che non è stata confermata dai funzionari ucraini. Vyshneve si trova nei pressi di Pokrovsk, un importante snodo logistico a est e uno dei principali obiettivi dell’offensiva russa.

Nel frattempo continuano gli attacchi dei droni russi, mentre l’Ucraina si prepara a quello che potrebbe essere un inverno difficile, con le infrastrutture energetiche già duramente colpite. Zelensky ha affermato che la Russia ha lanciato oltre 50 attacchi con droni contro l’Ucraina durante la notte fino a domenica. Le difese aeree ucraine hanno abbattuto nella notte tutti i droni lanciati dalle forze russe contro Kiev: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare della città, Serhiy Popko, come riporta Rbc-Ucraina. “Un’altra notte con un altro attacco a Kiev da parte dei droni delle forze armate russe. Il nemico ha usato tattiche già familiari. Ma ancora una volta non ha raggiunto l’obiettivo: le nostre forze di difesa hanno fatto il massimo sforzo per neutralizzare tutti i droni del nemico”, ha scritto Popko. La scorsa settimana, la Russia ha sganciato più di 900 bombe e ha lanciato circa 30 missili e quasi 500 droni Shahed in varie regioni dell’Ucraina, ha aggiunto.