La giunta del comune di Lucca di centrodestra ha nominato un nuovo vicesindaco. Fabio Barsanti, attuale assessore allo sport, edilizia sportiva, frazioni e protezione civile e nome già noto sia per il suo passato come ex leader di Casapound lucchese, che per il ruolo fondamentale avuto per la vincita del primo cittadino Mario Pardini. L’accordo […]
La giunta del comune di Lucca di centrodestra ha nominato un nuovo vicesindaco. Fabio Barsanti, attuale assessore allo sport, edilizia sportiva, frazioni e protezione civile e nome già noto sia per il suo passato come ex leader di Casapound lucchese, che per il ruolo fondamentale avuto per la vincita del primo cittadino Mario Pardini.
L’accordo già ai tempi del ballottaggio aveva scatenato le polemiche del Pd cittadino che aveva accusato il centrodestra di “scendere a patti coi fascisti del terzo millennio“. Ma la nomina a vicesindaco, nonostante l’avvicendamento fosse già stato previsto (come rivendicato Bersanti), ha provocato nuove proteste del Pd lucchese : “Un primato, l’ennesimo, targato estrema destra: Lucca è il primo capoluogo di provincia in Italia ad avere un vicesindaco di Casapound. È successo oggi 4 novembre, nella nostra città, dove si è consumato l’ennesimo atto dello spostamento sempre più all’estrema destra dell’amministrazione di Mario Pardini che ha nominato suo vicesindaco Fabio Barsanti, esponente di Casapound, che in tempi molto recenti si è definito, tra le altre cose, ‘fascista del terzo millennio’, oltre ad aver apertamente scritto di voler ‘uccidere la sinistra‘”.
Fin dal suo insediamento come assessore, Bersanti ha suscitato polemiche, l’ultima delle quali riguarda la sua partecipazione a una festa al centro comunale Vignini, durante la quale si è collegato online anche Andrea Palmeri, pluripregiudicato e latitante nel Donbass. Inoltre, hanno fatto discutere le sue grida in consiglio comunale contro la proposta, poi bocciata, di intitolare una via a Sandro Pertini.
I dem locali accusano Pardini di essere schiavo di questo “accordo nero” che lo ha fatto vincere a tutti i costi: “E che oggi consentono a quella stessa formazione neofascista, e ai suoi rappresentanti, siano essi assessori o consiglieri, di essere sempre più influenti. Da oggi è ancora più chiaro chi effettivamente governi a Lucca”.
Sentito da Adnkronos il neo vicesindaco ha respinto le accuse: “Non c’è nessuna notizia…Il Pd farebbe bene a rispettare quello che è il risultato elettorale, l’avvicendamento era stato annunciato proprio perché la nostra forza si rese fondamentale per sconfiggere il Pd due anni e mezzo fa. Abbiamo raccolto il 9,5% e con l’apparentamento siamo stati fondamentali. E in questi due anni e mezzo di amministrazione abbiamo dimostrato di essere una forza che si è impegnato tantissimo”. Sulle polemiche dovute alla militanza nel partito neo-fascista si è limitato a dire di non volerne parlare: “In questo momento sono un assessore che si dedica a tutta la città e ai cittadini. Mi sono stufato di certe polemiche, perché significa non rispettare la giunta e i cittadini che l’hanno eletta. L’opposizione deve entrare nel merito dei fatti e della vita amministrativa, ma fanno solo attacchi non rispettando i cittadini lucchesi, mancando di rispetto al sindaco. Io mi guarderei in casa fossi in loro“.