A due settimane dal provvedimento di amministrazione giudiziaria del Tribunale di Milano nei confronti di banca progetto, c’è un altro caso che riguarda Banca Progetto. Questa volta si tratta di un prestito di 6,7 milioni di fondi garantiti dallo Stato ottenuti dall’istituto tramite documentazione falsa. Tre le misure cautelari, di cui due arresti, in una indagine della procura di Brescia, parallela a una della procura di Monza per la quale anche sono in corso di esecuzione provvedimenti, tra cui misure cautelari. Tra le accuse contestate ci sono la truffa aggravata, la bancarotta e l’autoriciclaggio. Inoltre la Guardia di finanza sta effettuando una serie di perquisizioni, anche nella sede della banca indagata, dove sta acquisendo i modelli organizzativi in base alle legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Gli arrestati – Il promotore finanziario che lavorava per conto di Banca progetto arrestato a Brescia è Marco Savio, fratello del magistrato della Direzione nazionale antimafia Paolo Savio. Quest’ultimo è completamente estraneo alle indagini. Ai domiciliari anche il braccio destro del promotore finanziario, Diego Galli, 56 anni, mentre è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di Federica Burzio, 34enne ritenuta dagli inquirenti la factotum del gruppo. Savio – secondo le agenzie di stampa – è destinatario anche di una ordinanza custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Monza in un’indagine in cui si ipotizzano sempre la truffa aggravata allo Stato e per cui sono state emesse 19 misure cautelari. Secondo i pm di Monza: “Acquisivano società che non avevano problemi con il fisco, mettevano a capo dei prestanome, falsificavano i bilanci con la complicità di un commercialista e poi presentavano domanda per un finanziamento con garanzia del Mediocredito centrale, ma, appena ottenuti, i fondi venivano drenati, lasciando la società incapace di ripagare le rate del prestito”.
Da quanto ricostruito dal filone bresciano dell’inchiesta, Savio, con l’aiuto di un collaboratore e del rappresentante legale di una società, avrebbe consentito a quest’ultima di beneficiare di tre prestiti con garanzia Mcc, producendo una falsa documentazione e alterando i bilanci. Parte dei finanziamenti ottenuti in modo fraudolento sarebbero poi stati trasferiti sui conti correnti dell’agente, che era però formalmente estraneo alla direzione dell’azienda beneficiaria dei prestiti. Le fiamme gialle bresciane stanno effettuando diverse perquisizioni, anche nella sede milanese di Banca Progetto, a cui – viene fatto sapere da una nota della guardia di finanza – “è stato richiesto di esibire il modello di organizzazione della società, allo scopo di valutare eventuali profili di responsabilità amministrativa. Le indagini – aggiunge la nota – proseguono per valutare la regolarità di ulteriori finanziamenti erogati con meccanismi ritenuti fraudolenti“.
La nota – “Banca Progetto Spa, in relazione a notizie di stampa diffuse in data odierna relative a indagini della Guardia di Finanza di Brescia precisa di essere parte lesa nella vicenda” e dunque di non essere indagata. Lo precisa in una nota l’Istituto in merito all’indagine della procura di Brescia. “La Banca – prosegue la nota – conferma la propria volontà di collaborare con la GDF e le autorità competenti” e “si riserva di assumere ogni più opportuna iniziativa, anche in relazione alla diffusione di notizie false e diffamatorie per i danni che potrebbero arrecare all’Istituto”.
Cos’è – Controllata dal fondo Usa Centerbridge Partners l’istituto di credito digitale è nato nel 2015 dal riassetto di Banca Popolare Lecchese da parte del fondo californiano Hoaktree e guidato da Paolo Fiorentino. Fino a settembre era controllata da BPL Holdco S.r.l. – veicolo di investimento appartenente a Oaktree Capital Management, fondata nel 1995 e con un patrimonio gestito di 193 miliardi di dollari. In Italia Oaktree Capital Management è attiva da diversi anni: lo scorso maggio ha acquisito l’Inter (99,6% del capitale). Centerbridge Partners è una società Usa con sede a New York, fondata nel 2005 con un patrimonio gestito di 33 miliardi di dollari. Banca Progetto aveva chiuso il 2023 riportando un utile netto di 71,9 milioni di euro, in crescita del 38,3% rispetto all’anno precedente.