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“A 22 anni sono crollato. Ho chiuso i rapporti con la mia ex. Mi sono curato e ho riallacciato i rapporti con mio padre”: Lorenzo Fragola dopo la vittoria a X Factor

Il cantautore si è raccontato al podcast "Le storie della Generazione Fuorisede"

Avere talento, una bella scrittura, la faccia che buca la telecamera spesso non bastano. Ne sa qualcosa Lorenzo Fragola che, per sua stessa ammissione al podcast “Le storie della Generazione Fuorisede”, ha ammesso di aver avuto non poche difficoltà dopo la vittoria all’ottava edizione di X Factor, la partecipazione al Festival di Sanremo 2016, ma soprattutto dopo la valanga di popolarità che gli è piombata addosso, all’improvviso. Del resto il cantautore veniva da un contesto molto “intimo”: “Facevo musica, ma non ero uno di quelli che aveva fatto la gavetta, suonando nei locali o andando in studio di registrazione, lo facevo per me”.

Poi la partecipazione al talent show di Sky: “Ero entrato con un pronostico favorevole, non me lo sentivo addosso, ma gli altri continuavano a dirlo, sia i giudici che i concorrenti. Mi caricavano di troppe aspettative, mi sentivo delle responsabilità per cui non ero pronto, anche perché avevo scritto una canzone e basta (…) C’era un ambiente molto cool della musica e ho vissuto la Milano da copertina, non quella da fuorisede. Me la sono vissuta soltanto negli eventi lavorativi, era il lavoro e basta. Pensavo: spero di arrivare a un punto dove me ne potrò andare. Ho iniziato a portarmi dietro il peso che mi dava Milano di dover performare. Mi piaceva fare musica quando stavo più perché ero spensierato”.

Poi piano piano il peso del successo inizia a farsi sentire: “Avevo una casa in affitto in zona Navigli, grandissima, dove abitavo con la mia ex e dove poi sono venuti a vivere anche mio fratello e il mio manager. A 22 mi sembrava troppo, quindi sono crollato mentalmente. Stavo male dentro, così mi sono detto ok ricomincio, sono felice che la musica sia la mia vita, ma ho bisogno di recuperare le cose che ho perso. Ho praticamente chiuso i rapporti con la mia ex, il mio manager e mio fratello. Mi sono tolto tutte le responsabilità e l’unica che mi sono preso è stata quella di curarmi. Sono tornato già, ho riallacciato i rapporti con mio padre e ho abbandonato un po’ di responsabilità che mi ero preso per difendermi e per ricominciare”.

E infine una ammissione: “Quando faccio critiche all’ambiente discografico non ce l’ho mai con delle persone in particolare, perché so che sono anche loro vittime di un meccanismo e non sanno come cambiare traiettoria. Credo che per molti ero diventato uno che diceva: no”.