F1 & MotoGp

MotoGp, ufficiale la sede dell’ultima gara: il Mondiale si chiuderà a Barcellona. La scelta non convince Bagnaia e Bastianini

La sede del grande showdown sarà Barcellona. Ora è ufficiale. L’ultimo Gran Premio della stagione 2024 di MotoGp si correrà dal 15 al 17 novembre in Catalogna. Saranno le curve del circuito del Montmelò a sancire l’epilogo del Motomondiale, incoronando Jorge Martin e premiando per il terzo anno di fila Pecco Bagnaia. La MotoGp ha scelto quindi Barcellona per sostituire il circuito ‘Ricardo Tormo‘ di Valencia, in seguito alla disastrosa alluvione che ha colpito la città e i territori limitrofi. Impossibile correre in mezzo al fango, mentre ancora si cercano i dispersi. La MotoGp con un comunicato spiega che il Gp “si terrà in solidarietà di tutta la comunità di Valencia. La pista di Barcellona è l’opzione più semplice per tutti i fan che avevano già in programma di partecipare al finale di stagione di Valencia. La posizione e il circuito sono anche la scelta più efficiente, offrendo un’alternativa pressoché perfetta per personale e logistica“.

A Barcellona ci sarà quindi l’ultimo atto della sfida per il titolo della MotoGp tra Bagnaia e Martin, con lo spagnolo in vantaggio di 24 punti sull’italiano. All’interno del team ufficiali Ducati, però, nessuno dei due piloti ha gradito la scelta di Barcellona. Non per questioni strategiche: in questa stagione a Montmelò Bagnaia ha vinto la gara proprio davanti a Martin. Il motivo è invece legato sempre al dramma dell’alluvione: “Continuo a dire che correre in Spagna non è il massimo”, ha sottolineato Bagnaia, “almeno non saremo a Valencia, dove dobbiamo ricordare che la situazione peggiora continuamente. Non lo si dimentica, quindi è giusto correre altrove, anche se è un peccato“. Ancora più duro il suo compagno Enea Bastianini: “Il fatto che si corra in Spagna dopo quello che è successo, non credo sia molto positivo. Non sono d’accordo al 100%, ma ovviamente chi ha preso la decisione lo ha fatto perché era l’unica soluzione. Quindi penso che dobbiamo adattarci“.