Un movente economico. Voleva rendere invalido il figlio per ottenere i relativi sussidi, il 22enne arrestato giovedì scorso dalla polizia di Padova per maltrattamenti e lesioni aggravate al figlioletto di 5 mesi anche durante il ricovero in ospedale. Questa l’ipotesi investigativa su cui sta indagando la Squadra mobile padovana dopo aver arrestato l’uomo in flagranza di reato, mentre per l’ennesima volta stava mettendo le dita in gola al figlioletto e gli schiacciava lo sterno per procurargli problemi respiratori permanenti. Tutto questo sotto gli “occhi” delle microcamere installate dai poliziotti con la collaborazione dei sanitari del reparto di Pediatria, che avevano notato che tutte le volte il bimbo stava migliorando aveva delle improvvise ricadute che coincidevano con le visite del padre in stanza.
Il 22enne di origine sinti, residente a Camisano Vicentino (Vicenza), è attualmente in custodia cautelare in carcere al Due Palazzi e avrebbe agito all’insaputa della compagna di 20 anni con cui ha un altro figlio di tre anni. Il piccolo intanto è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Padova e nei prossimi giorni sarà eseguita una perizia medico-legale sul bimbo. Il neonato è tuttora ricoverato. “È una vicenda sconvolgente – aveva detto il questore della città euganea, Marco Odorisio:- sulla quale è difficile, se non impossibile trovare una spiegazione. I genitori sono coloro che dovrebbero curare e proteggere i figli, farli sentire al sicuro. Umanamente è una cosa che fa molto male”. Era subito dopo l’arresto e gli investigatori ancora non aveva capito perché degli abusi.
Era stato il genitore ad accompagnare il figlio qualche giorno fa al pronto soccorso di Padova, per problemi respiratori. Ma durante la visita, i medici pediatri si sono accorti che qualcosa non andava: il cavo orale del neonato presentava delle lesioni che parevano segno di mutilazioni, inspiegabili. Non avevano perso tempo e come da protocollo hanno segnalato il fatto al posto di polizia dell’ospedale, e da qui alla Questura.
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La Redazione
Madrid, 5 nov. (Adnkronos/Afp) - il Tribunale Superiore della Regione Valenciana ha dichiarato di aver registrato "89 casi di persone scomparse" nella regione spagnola duramente colpita dalle inondazioni, precisando che il numero è stato calcolato dagli "Uffici congiunti della Polizia Scientifica e delle Forze di Sicurezza".
Washington, 5 nov. (Adnkronos) - Ai giornalisti di numerose testate è stato negato l'accesso all'evento di veglia elettorale dell'ex presidente Donald Trump a West Palm Beach, in Florida, come ritorsione per la loro copertura "risibile" della campagna elettorale del candidato repubblicano alla Casa Bianca. I giornalisti di Politico, Axios, Puck, Voice of America e Mother Jones sono tra coloro a cui sono state negate le credenziali. Ad alcuni, come Politico, era stato precedentemente concesso l'accesso all'evento di stasera, ma in seguito sono state ritirate le credenziali.
Anche la corrispondente politica di Puck, Tara Palmeri, avrebbe dovuto trasmettere dall'evento come parte dello speciale elettorale di Amazon condotto da Brian Williams. Ma quando Palmeri ha pubblicato un pezzo sull'"ansia" all'interno della campagna di Trump, le sue credenziali sono state negate. "So che vi avevo detto che avrei seguito la festa per la notte delle elezioni di Trump da Palm Beach, ma a quanto pare ho fatto incazzare il responsabile della campagna di Trump con i miei reportage e hanno deciso di negare le mie credenziali", ha detto Palmeri nel podcast "Somebody's Gotta Win".
Beirut, 5 nov. (Adnkronos/Afp) - Un attacco israeliano che ha colpito un edificio residenziale in una cittadina a sud di Beirut ha ucciso almeno 15 persone. Lo ha reso noto il ministero della Salute libanese.
"Il bilancio iniziale del raid del nemico israeliano su Barja è di 15 morti", ha affermato il ministero riferendosi alla città costiera situata circa 20 chilometri a sud della capitale, aggiungendo che sono in corso le operazioni di salvataggio.
Washington, 5 nov. (Adnkronos) - Un seggio elettorale nella contea di Gwinnett, in Georgia, è stato evacuato oggi per circa un'ora a causa di un allarme bomba. Il Mountain Park Aquatic Center, che ospita due dei 156 distretti della contea, è stato evacuato alle 12,44 ora locale. "Dopo aver parlato con i dipendenti e gli scrutatori non è stata rilevata alcuna attività sospetta e il luogo è stato riaperto", hanno dichiarato alla Cnn i funzionari della polizia.
Tel Aviv, 5 nov. (Adnkronos) - Sono in corso proteste, a seguito del licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant, in diverse località del nord di Israele, dove non si verificavano manifestazioni da oltre un mese a causa degli incendi provenienti dal Libano. Per la prima volta in più di un mese, si stanno verificando proteste in diverse città nel nord di Israele, dove sono in vigore le linee guida dell'Home Front Command che proibiscono assembramenti di più di mille persone a causa del fuoco proveniente dal Libano.
I luoghi delle proteste includono la città di Haifa e i suoi sobborghi e le città di Nahariya, Carmiel e Rosh Pina. Centinaia di persone stanno protestando anche all'incrocio di Karkur e allo svincolo di Zichron Ya'akov, nonché a Cesarea.
Tel Aviv, 5 nov. (Adnkronos) - "Le notizie secondo cui ho intenzione di licenziare il capo dell'esercito e i quello dello Shin Bet sono false e mirano a seminare divisione e discordia". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu dopo le indiscrezioni uscite sulla stampa israeliana sulla volontà del capo del governo di voler sostituire i vertici militari e dell'intelligence, dopo il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant.
Tel Aviv, 5 nov. (Adnkronos) - Proteste contro la rimozione del ministro della Difesa israeliano stanno avendo luogo in tutto Israele. Circa 1.000 manifestanti si sono radunati vicino alla residenza di Netanyahu a Gerusalemme. Migliaia di persone stanno manifestando a Tel Aviv, centinaia si sono radunati ad Haifa. Circa 70 dimostranti sono nella città di Be'er Sheva, nel sud di Israele.
I manifestanti hanno bloccato l'autostrada Ayalon di Tel Aviv in entrambe le direzioni. Circa 150 dimostranti svolgono un sit in all'incrocio di Nahalal e decine sono radunati all'incrocio di Carmiel, nel nord di Israele nel nord di Israele
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