Avanti con Ivan Juric, ma la fiducia sembra davvero a termine. Il complicato avvio di stagione della Roma sta per tramutarsi in “complicatissimo”, con una partita di Europa League alle porte (contro il Saint-Gilloise) e un allenatore che non sa davvero se venerdì prossimo sarà ancora alla guida della squadra. L’unica certezza è che giovedì, a meno di clamorosi colpi di scena che possano arrivare solo da Juric stesso (cioè le dimissioni, ma non è uno scenario reale), la formazione verrà decisa da lui. E che lui sarà in panchina a guidare i suoi giocatori. Poi, si vedrà.

È chiaro che nel calcio contino i risultati. Ma è altrettanto evidente che al momento il gruppo fatichi a identificarsi in un allenatore che, arrivato al posto dell’amatissimo Daniele De Rossi, non è ancora riuscito a toccare le corde giuste. Anzi, sembra proprio che sia riuscito a toccare quelle sbagliate, sostituendo i big dello spogliatoio (come Bryan Cristante, per fare un esempio) per dare una dimostrazione di forza che ha sortito solo l’effetto contrario. E si ritorna all’inizio: per ora Juric resta lì, in panchina. Non saldamente, però.

La proprietà è scontenta dei risultati (4 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte) e delle reazioni che non stanno arrivando. E lo è ancora di più se ripensa a un mercato da quasi 100 milioni di euro e una politica che sembrava voler puntare veramente in alto, dopo anni di austerità imposti dall’Uefa. Gli stessi Friedkin – sempre assenti e silenti – sono in costante contatto con i dirigenti del club per capire il clima che ruota attorno a Juric e al suo staff. I proprietari vogliono un segnale forte da parte sua e del gruppo: un cambiamento, delle idee che possano portare a quella svolta che sembra davvero molto lontana. Questione di fiducia, soprattutto, e di concentrazione: quello su cui proprio in questi giorni l’allenatore sta lavorando per preparare la sfida contro i belgi.

Ma quale potrebbe essere l’eventuale sostituto? Il toto nomi è già partito da giorni, per ora senza un reale fondamento. Quello che al momento è confermato, è un andamento, una linea, più che un nome: se Juric dovesse essere messo alla porta, allora si cercherebbe un allenatore di alto profilo a cui presentare un progetto pluriennale. Magari lavorando con De Rossi (che aveva rinnovato giusto in primavera, dopo gli ottimi risultati dello scorso anno) per una risoluzione consensuale, così da alleggerire il bilancio.

E per questo le voci su un possibile arrivo di Max Allegri stanno già eccitando la piazza giallorossa, certa che l’ex Milan e Juve, “risultatista” convinto, possa essere l’uomo giusto per risollevare le sorti della stagione. Sono voci, appunto, per ora senza reale fondamento. Ma con i Friedkin sempre orientati a stupire, non si sa mai.

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