La grande ammucchiata: dai 25 punti del Napoli ai 21 della Juventus, sei squadre a giocarsi scudetto e qualificazione-Champions. In Serie A non è stata scavata una fossa: il Milan, settimo a quota 17, non è ancora tagliato fuori dai discorsi importanti, ma deve cambiare registro. Il voto più basso a Roma e settore arbitrale.
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ATALANTA 9
Il 3-0 di Napoli è spettacolo puro: doppietta di Lookman e, in chiusura, splendido tiro al volo di Retegui, undici gol in altrettante partite. Gian Piero Gasperini è personaggio talvolta scorbutico, ma a Bergamo sta realizzando un capolavoro. L’Atalanta è a meno tre dal Napoli: numeri e prestazioni dicono che c’è anche lei nella lotta-scudetto.
LAZIO (e BARONI) 8
La banda di Lotito vola come la sua aquila simbolo: otto vittorie nelle ultime nove gare. La Lazio è una squadra nel vero senso del termine: la sua forza è il collettivo. Baroni – premiato miglior coach del mese di ottobre – garantisce tranquillità, Pedro è indomabile, Tavares uno dei migliori colpi del mercato estivo, Dia e Castellanos certezze. Nel 2-1 sul Cagliari, ridotto in nove, c’è anche sofferenza, ma il calcio è questo. Bella la dedica a un ragazzo, Flavio, giovane tifoso scomparso la scorsa settimana.
FIORENTINA (e PALLADINO) 8
Dopo una partenza a fari spenti, la Fiorentina è diventata un caterpillar. C’è la mano di Palladino in questo boom, ma anche una vecchia regola del calcio: portiere che para (De Gea), centravanti che segna (Kean). Spesso la facciamo complicata, ma ci sono principi immutabili, superiori a mode e chiacchiere.
EMPOLI (e D’AVERSA) 7
Dopo un avvio sorprendente, la flessione: l’1-0 sul Como, con diverse occasioni fallite per raddoppiare, è un tonico per la classifica e per il morale. L’Empoli ha uno spartito di qualità: merito dell’allenatore e del lavoro della dirigenza. Da applausi, per la cronaca, la rete di Pellegri.
VENEZIA 6
Perde 1-0 al Meazza facendo tremare l’Inter, con il gol del pareggio segnato al 97’ annullato dal VAR. La stessa moviola salva il gruppo di Eusebio Di Francesco un paio di volte, ma la personalità e il coraggio mostrato nella tana dei campioni in carica sono un inno allo sport. Citazione a parte per il portiere Filip Stankovic, figlio d’arte: bravissimo.